Prove Invalsi, la scuola valdostana è promossa
Da sinistra, l'assessore Luciano Caveri e la Sovrintendente agli Studi Marina Fey
Scuola
di Cinzia Timpano  
il 15/07/2022

Prove Invalsi, la scuola valdostana è promossa

La dispersione scolastica è tra le priorità dell'Agenda 2020/2030 dell'amministrazione scolastica; buoni i risultati di primaria e scuole medie, qualche criticità alle superiori

Prove Invalsi, la scuola valdostana è promossa.

La dispersione scolastica è tra le priorità dell’Agenda 2020/2030 Archiviato l’esame di maturità, l’amministrazione scolastica valuta l’andamento dell’anno scolastico.

«Siamo stati promossi – ha detto l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri, commentando il report Invalsi illustrato dalla Sovrintendente agli Studi Marina Fey -.

E va detto, sono risultati in assoluta traparenza, non ci sono trucchetti o aiutini, bisogna darne atto a studenti e insegnanti».

Scuola valdostana: l’impegno contro la dispersione scolastica

Risultati in linea con la media nazionale e anche superiori alla media nazionale con qualche fragilità nella scuola secondaria di II secondo grado per l’aumento del numero di studenti fragili che non conseguono le competenze previste pur avendo terminato il ciclo di studi.

La Sovrintendente agli Studi Marina Fey ha indicato «come priorità dell’Agenda 2020/2030 la dispersione scolastica, ma dobbiamo anche occuparci di chi rimane nel sistema scolastico e deve migliorare arrivando almeno al livello 3».

Sul tema è intervenuto anche l’assessore Caveri che ha annunciato di essere al lavoro con il Dipartimento delle Politiche del Lavoro e con l’assessore Bertschy per l’orientamento, «perchè non debba ridursi a una presentazione delle diverse scuole ma sia un luogo anche fisico dove presentare le opportunità».

Scuola valdostana: primaria

Così come spiegato dalla professoressa Fey, «i risultati della scuola primaria sono significativamente sopra la media nazionale così come è considerevolmente basso il numero degli allievi in fascia 1 e 2, che cioè ha un livello di apprendimento inadeguato.

Scuola media

Anche in questo caso, i risultati sono superiori alla media nazionale.

Gli studenti con preparazione inadeguata sono pochi.

Scuole superiori

Sono buoni gli esiti per il liceo classico e per i licei scientifici.

Negli altri licei e negli istituti tecnici l’esito medio raggiunge il livello 3 di adeguatezza.

Si segnala il numero interessante, decisamente al di sopra della media nazionale, degli studenti dell’istruzione professionale che nella lingua italiana hanno raggiunto un livello 3 e 4.

Le eccellenze

Tornano a crescere anche gli allievi eccellenti, gli studenti cioè che raggiungono il livello 4 in lingua italiana e matematica e il livello B2 up-intermediate nelle prove di reading e listening di lingua inglese.

Dove migliorare

La dispersione scolastica è in cima agli ambiti da migliorare, «senza dimenticare l’impegno per ridurre il numero di studenti che ha un livello di preparazione inadeguato 1 e 2 e prestando attenzione alle differenze di genere che, ad esempio in Matematica, sul territorio nazionale, penalizzano le allieve sin dalla scuola primaria – ha commentato la Sovrintendente agli Studi Marina Fey.

La Sovrintendente ha anche ricordato la dotazione di fondi del PNRR per le scuole che lavorano sulla dispersione scolastica e sulla dispersione implicita, anche attraverso attività di orientamento.

Scuola valdostana: gli esami di maturità

Sono stati 873 gli alunni scrutinati, 27 i non ammessi all’esame di Stato (3,1%).

I diplomati sono stati 843, il 99,6%.

Tre ragazzi non si sono diplomati (0.4%)

Negli ultimi vent’anni, la percentuale dei diplomati è cresciuta fino a stabilizzarsi dal 2014/2015 al 99% e oltre.

Nell’anno scolastico 2000/2001 per esempio, i diplomati erano stati 639, 18 i non diplomati (il 2,7% rispetto a una percentuale di diplomati del 97,3%).

I voti: il 42% dei diplomati ha una votazione finale tra 61 e 75; il 35,9% tra il 76 e il 90.

Il 10,9% sfiora l’eccellenza, con una votazione tra 91 e 99.

I 100 sono il 6,4% del totale. Il 3,9 lascia la scuola superiore con la sufficienza, 60.

Il 13,6% degli studenti, all’esame di maturità, non ha conseguito la certificazione di piena conoscenza della lingua francese, come dire 115 ragazzi. 728 ragazzi l’hanno invece ottenuta.

Voto 6 al 26,8% degli sudenti, sei e mezzo al 16,8%, 7 al 17,2%. Il 9,6% degli studenti ha avuto un voto finale pari a 8, il 5,6% ha avuto 9. Il 4,5% ha meritato il 10.

In linea anche gli esami conclusivi del primo ciclo d’istruzione.

Su 1215 alunni di terza media, il 97,78% è stato ammesso, con una percentuale di successo del 99,66%.

I voti: il 21% ha lasciato la scuola media con 6; il 31,08% con 7; il 27,6% ha ottenuto 8 e il 17% ha avuto 9 come voto.

Sfiora il 2% la votazione 10.

I dati sugli studenti con giudizio sospeso e le valutazioni sulla prova di francese alla maturità sono in elaborazione e saranno resi noti a ottobre, in occasione della presentazione del memento statistico della scuola.

Nella foto in alto, l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri e la Sovrintendente agli Studi Marina Fey.

(cinzia timpano)

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