Courmayeur tira un sospiro di sollievo: è tornata l’acqua
Dopo le frazioni alte, poco dopo le 20 di oggi il servizio è stato ripristinato su tutto il territorio comunale, compresa la frazione Verrand di Pré-Saint-Didier
Dal tardo pomeriggio di oggi, domenica 7 agosto, a Courmayeur è tornata a scorrere l’acqua dai rubinetti.
I lavori di ripristino dell’acquedotto danneggiato venerdì 5 da una frana si sono sostanzialmente conclusi ieri sera a tempo di record. Il ripristino della funzionalità era annunciato per domani, 8 agosto, ma i lavori sono andati avanti più celermente del previsto.
Ripristino del servizio
“Abbiamo ancora qualche problema per riempire la vasca più grande”, ha ammesso nel tardo pomeriggio di oggi il sindaco Roberto Rota.
Un secondo messaggio sul gruppo Whatsapp del Comune (il primo alle 13.20 che annunciava il probabile ripristino del servizio idrico per lunedì) è stato inviato alle 20.20 alla popolazione: “i lavori di riparazione sono sostanzialmente terminati. Le vasche principali dell’acquedotto intercomunale stanno caricando e il servizio sarà progressivamente ripristinato per tutto il territorio comunale e anche per la frazione Verrand di Pré-Saint-Didier”
Dopo le frazioni di La Palud, Entrèves e La Saxe, dalla mattina di oggi tutto il territorio comunale era rimasto senza acqua. L’Amministrazione, con due autobotti, aveva garantito una decina di litri di acqua a persona e grazie alle Sorgenti Monte Bianco, la distribuzione di bottiglie d’acqua potabile, dopo che in paese erano termine le scorte nei negozi e nei supermercati.
Prime a rimanere senza e prime a riaverla, l’acqua è tornata a scorrere inizialmente proprio da La Palud in giù. “E’ non è neanche poi scura”, afferma Vittorio Alliod, albergatore di La Palud.
“Ricordo che l’acqua che esce dai rubinetti per l’uso domestico è da bollire”, raccomando il primo cittadino.
Lavori sulla strada
Proseguono incessanti i lavori sulla strada comunale per la Val Ferret interessata dalla frana di venerdì. Ci sono diverse migliaia di metri cubi di materiale anche di grandi dimensioni da rimuovere per poter riaprire l’unica via di accesso a una valle su cui gravitano molte attività, da alberghi a ristoranti, fino al golf”.
(l.m.)