Elezioni politiche, Girardini: Renaissance e Esprì vanno soli per onestà intellettuale
Giovanni Girardini ha illustrato il programma per le elezioni politiche del 25 settembre; indicazioni per il Senato solo dopo aver visto programmi e persone
Elezioni politiche, Girardini: Renaissance e Esprì vanno soli per onestà intellettuale.
Giovanni Girardini ha illustrato il programma per le elezioni politiche del 25 settembre; indicazioni per il Senato solo dopo aver visto programmi e persone.
La Renaissance e Esprì
È Giovanni Girardini, imprenditore e commerciante, capogruppo della Reinaissance Valdôtaine nel Consiglio comunale di Aosta, candidato alla Camera dei deputati, a rompere il ghiaccio presentando ufficialmente questa mattina il suo programma per le elezioni politiche del 25 settembre.
A sostenere la candidatura l’associazione Esprì, «un gruppo autonomista, di ispirazione identitaria» come sottolinea Emile Gorret, consigliere comunale di Châtillon.
Jean Cluade Daudry, Émile Gorret, Giovanni Girardini e Roberto Mestieri
«Anche se siamo un gruppo neonato – aggiunge l’ex consigliere regionale Jean-Claude Daudry -, è un anno che lavoriamo insieme». Esprì propone un approccio moderato, «sinonimo di forza» sottolinea Daudry.
«Siamo una forza giovane e ci è sembrato più opportuno concentrare le nostre forze e la nostra attenzione sulla Camera – dice il candidato presentandosi -. La mia personalità si addice di più alla Camera dove ci sono spiriti più battaglieri rispetto al Senato».
Girardini esclude, al momento, accordi con altre forze politiche.
«Abbiamo parlato con il mondo anche perché il dialogo non si rifiuta a nessuno, abbiamo lavorato più intensamente con Azione e Italia al Centro, poi Azione è andata a sinistra e Italia al centro a destra e li abbiamo lasciati andare» spiega.
«Parlando con tutti ci ha stupito come nessuno abbia mai parlato di programmi, tranne Pour l’Autonomie, ma abbiano parlato solo di sedie e del rischio di crollo del governo regionale, come è molto probabile che succeda».
«Noi e Esprì ci presentiamo con questo simbolo e siamo soli per onestà intellettuale» precisa il candidato alla Camera.
«Viene naturale a tutti pensare che avendo un candidato alla Camera noi e uno al Senato Pour l’Autonomie, ci possa essere qualche accordo – aggiunge -. Il programma coincide per tanti punti, questo sarebbe un voto incrociato ma il voto disgiunto in questa elezione ci sarebbe comunque e avverrà sicuramente che le persone non rimarranno fedeli allo stesso schieramento tra Camera e Senato».
«Noi siamo per il rinnovamento e la discontinuità – sottolinea Girardini -, non con l’atteggiamento distruttivo dei 5 Stelle, c’è rispetto per tutte le persone e i movimenti, ma è chiaro che la faccia di Rollandin insieme al simbolo di Renaissance fa comunque ridere».
Ci saranno indicazioni per il Senato?
«Aspettiamo di vedere i programmi e le persone. Se la scelta è per mantenere in piedi palazzo regionale, allora diremo “no, non votare lì”».
Il programma
«Noi siamo una forza di centro e siamo connotati come una forza di centro in modo chiaro e definito, riprendiamo l’antico leit motiv dell’Union Valdôtaine “ni droite, ni gauche” – dice Girardini -. Non facciamo una campagna contro nessuno, siamo per i progetti, siamo qui per difendere le prerogative della Valle d’Aosta e la sua autonomia e crediamo che una posizione neutrale si assolutamente di buon senso».
Il candidato illustra il lungo programma per le elezioni elaborato seguendo come linee guida
- servizio al cittadino
- autonomia
- valorizzazione del territorio
- sviluppo regionale
- trasparenza
Diciassette i punti su cui è articolato il programma.
Si parte dalla zona franca «presente nello Statuto e mai applicata, intendiamo, se non applicarla in toto almeno ad adottare sgravi fiscali, per volgere lo sguardo all’Europa. «Siamo assolutamente europeisti, siamo per la difesa della linea sul Pnrr tracciata dal premier Draghi» sottolinea.
Tra i vari punti toccati (agricoltura, finanza Stato/Regioni, fisco, lavoro, lingue, educazione, diritti umani, magistratura) Girardini si sofferma in particolare su alcuni temi.
In tema di ambiente, il candidato sottolinea come non ci sia nessuna preclusione al nucleare per la produzione di energia pulita o termovalorizzatori e pirogassificatori per la gestione dei rifiuti.
Sull’acqua Girardini insiste sull’importanza di Cva «da tutelare al massimo, è il nostro tesoro e deve rimanere nostra ottenendo le concessioni che deve avere».
Immigrazione e accoglienza sì, dice il candidato, «ma facciamoli lavorare», mentre il reddito di cittadinanza «ha un senso se non crea parassitivismo, dev’essere uno strumento sano per sostenere le persone davvero in difficoltà».
Obiettivo di Girardini è sbloccare, a livello di Commissione paritetica, l’equiparazione dei vigili del fuoco e della forestale ai «parametri di trattamento economico e previdenziali nazionali», salvaguardare concorrenza e competenza negli affidi di beni servizi e lavori, ma con «le giuste attenzioni, con un principio che tuteli le aziende locali».
Su tema caldo dei collegamenti il candidato non si è sottratto.
«I tunnel sono argomenti lasciati sempre un po’ in disparte. Se sul Gran San Bernardo qualcosa si è fatto, sul Monte Bianco bisogna muoversi perché se ce lo tappano, voglio vedere come rimaniamo il Carrefour d’Europe!» dice Girardini.
«Per quanto riguarda gli impianti a fune sono a favore del collegamento di Cime Bianche, con tutte le attenzioni del caso perché, come da un lato Cva è fonte di reddito per la Valle d’Aosta, dall’altro lo è il turismo. Non ha più senso investire su impianti a basse quote, è più logico puntare sullo sci sulle stazioni più alte e trovare alternative turistiche per le stazioni più basse».
Giovanni Girardini cataloga come «infausta e infame» l’idea dell’aeroporto, «abbiamo speso soldi inutilmente, noi chiediamo un miglioramento del collegamento con l’aeroporto di Caselle e che quello che abbiamo sia rilanciato per il volo a vela e per i voli privati turistici».
Non poteva mancare un passaggio su salute e sanità, con un sistema di green pass da rivedere perché «ha danneggiato l’economia in modo pesante, il Covid va affrontato in modo diverso» e sul nuovo ospedale.
«Pensare di fermare l’ampliamento dell’ospedale è pura utopia – dice il candidato di La Renaissance -. Il dibatto dev’essere su un nuovo sistema sanitario che preveda modifiche al Parini, con un ampliamento, ma anche una nuova struttura, più piccola, da affiancare» conclude Girardini.
Raccolta firme
La Renaissance Valdôtaine inizierà da domani a raccogliere le firme.
«Per fortuna ne bastano 150, probabilmente le raccoglieremo tra amici e sostenitori, se non bastassero penseremo a dei banchetti con il notaio» dice il candidato che inizierà una campagna elettorale con incontri lungo la valle centrale e appuntamenti più informali con «amici che portano amici e giovani che portano altri giovani» nelle vallate laterali.
(erika david)