Elezioni politiche, il passo indietro di Louvin mette in crisi gli autonomisti-progressisti
Questa mattina è stata messa la parola fine alla candidatura di Roberto Louvin ancora prima che la maturasse la proposta ufficiale; giornata calda di incontri e riunioni
Elezioni politiche, il passo indietro di Louvin mette in crisi gli autonomisti-progressisti.
Questa mattina è stata messa la parola fine alla candidatura di Roberto Louvin ancora prima che la maturasse la proposta ufficiale; giornata calda di incontri e riunioni.
Cade ancora prima di essere ufficializzata l’accoppiata Roberto Louvin al Senato e Franco Manes alla Camera che sembrava aver messo (quasi) d’accordo l’area autonomista-progressista.
La proposta di Alliance Valdôtaine arrivata prima di Ferragosto che faceva il nome di Luciano Caveri ha sparigliato le carte e Louvin, che non ha più visto una prospettiva percorribile, ha preferito sfilarsi.
«La proposta di una mia candidatura, mai ufficializzata, si è sciolta al sole prima ancora di una mia possibile riserva o risposta. Erano venuti a cercarmi dicendo che ci sarebbe stato un largo fronte autonomista, democratico e progressista, ma da una settimana sento parlare solo di ambizioni personali e tatticismi» dice il docente universitario e già presidente della Regione.
La parola fine, questa sì ufficiale, è arrivata questa mattina dando il via a una serie di incontri e riunioni di fuoco, ancora in corso.
(er.da.)