Cambiamenti climatici: 12 Comuni valdostani in emergenza idrica
Lo ha detto il direttore di Arpa VdA Igor Rubbo alla prima conferenza sulla Carovana dei ghiacciai di Legambiente, chiedendo maggiore attenzione a livello nazionale al tema montagna
Cambiamenti climatici: 12 Comuni valdostani in emergenza idrica.
12 Comuni valdostani sono in emergenza idrica.
Lo ha sottolineato il direttore generale dell’Arpa Valle d’Aosta Igor Rubbo durante la prima conferenza sulla Carovana dei Ghiacciai di Legambiente Valle d’Aosta, questa mattina all’Hôtel des Etats di Aosta.
«Gli acquedotti hanno meno acqua disponibilità – ha detto il dottor Rubbo. Questo significa meno acqua, con una carica batterica o presenza di metalli marcata che rendono necessaria la bollitura».
I 12 Comuni in emergenza idrica
Alcuni Comuni hanno ordinato la chiusura dei fontanili, altri vietato l’utilizzo dell’acqua dei fontanili per non conformità ai parametri.
Altri Comuni hanno emanato le ordinanze per obbligare alla bollitura dell’acqua o per la chiusura dei fontanili e ancora per ordinare l’utilizzo di acqua potabile esclusivamente per l’uso alimentare e igienico-sanitario.
I Comuni sono:
Emarèse, Fontainemore, Gignod, La Salle, Lillianes, Pontboset, Pont-Saint-Martin, Saint-Marcel, Saint-Nicolas, Saint-Pierre, Sarre e Valtournenche.
Cambiamenti climatici: poca attenzione alla montagna
Il direttore generale dell’Arpa ha sottolineato l’urgenza di parlare di montagna a livello nazionale.
«C’è poca attenzione sul tema montagna rispetto ad esempio ai temi legati al mare – ha detto Rubbo – ci si ferma alla considerazione di una dimensione bucolica della montagna.
L’evento sulla Marmolada lega l’allarme sulla criosfera alla questione del dissesto idrogeologico secondo il direttore generale dell’Arpa.
La criosfera consente di immagazzinare l’acqua verso l’alto e grazie a un ecosistema equilibrato e complesso, permette di avere una riserva d’acqua.
L’emergenza idrica di oggi è legata alla mancanza della copertura nivale che si deposita di solito sul manto glaciale e che ha due funzioni: preserva il ghiacciaio dai raggi solari e sciogliendosi, garantisce la riserva d’acqua per i mesi estivi».
Cambiamenti climatici, Arpa VdA si rinnova
Rubbo ha parlato del rinnovamento dell’Arpa «verso la ricerca scientifica accanto ai controlli e monitoraggi di routine.
Sviluppiamo modelli predittivi che siano in grado di indicarci le azioni per il futuro. Ci poniamo come anello di congiunzione con i decisori politici perchè i modelli e l’attività di ricerca non restino chiusi in un cassetto ma contribuiscano ad azioni e decisioni».
Il direttore dell’Arpa ha anche posto l’accento sulla «disinformazione riguardo ai cambiamenti climatici. Le notizie sono spesso banalizzate, a volte disorientanti, ‘può capitare’, ‘periodicamente succede’, ‘è allarmismo’. Il problema è anche nella percezione del rischio oltre che il come e dove informarsi correttamente».
Nella foto in alto, primo a sinistra, il direttore generale dell’Arpa VdA Igor Rubbo accanto al professor Marco Giardino, vicepresidente Comitato Glaciologico Italiano e docente universitario all’Università di Torino e e Vanda Bonardo, responsabile Alpi di Legambiente.
(cinzia timpano)