Ferrovia e idrogeno, la Corte dei conti: «Illegittima la copertura finanziaria dello studio»
E' quanto emerge dalla "Relazione sulla tipologia di coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nell'anno 2021 e sulle tecniche di quantificazione dei relativi oneri"; le consigliere di Pcp ricordano l'iter e ribadiscono ''i sabotatori questa volta hanno perso la partita''
La parte della legge regionale 18/2021 (Disposizioni per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile con utilizzo di trazione a idrogeno) che prevede il «finanziamento dello studio di interventi per la mobilità a idrogeno» non «appare dotata di legittima copertura».
E’ quanto si legge nella “Relazione sulla tipologia di coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nell’anno 2021 e sulle tecniche di quantificazione dei relativi oneri” redatta dalla Sezione di controllo della Corte dei conti della Valle d’Aosta.
La relazione
Il documento evidenzia come «gli oneri previsti dalla legge, parti a 8 mila euro per il 2021 e 14 mila per il 2022, iscritti come spese correnti, sono coperti per la loro totalità tramite finanziamento mediante utilizzo di risorse iscritte nel bilancio di previsione come spese di investimento».
Secondo la Sezione, però, «tale modalità di copertura non risulta compatibile con quanto disposto» dalla legge regionale 30/2009, secondo cui «le leggi regionali che prevedono nuove o maggiori spese correnti devono trovare copertura con l’iscrizione di entrate correnti ovvero con la riduzione di spese correnti».
Per questo motivo, «non appare dotata di legittima copertura».
La presa di posizione di Pcp
Scrivono le consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli. «Nella primavera 2021, subito dopo l’inserimento del progetto di elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta nell’elenco delle opere finanziate dal Pnrr, nel tentativo di sminuire la scelta sventolando la bandiera dell’alternativa dell’idrogeno, autonomisti-Pd e leghisti si trovarono uniti in Consiglio regionale nel sostenere una proposta di legge presentata dal consigliere Restano».
Ricordano che la proposta «non aveva neppure copertura finanziaria» e che lo Stato «aveva puntualmente segnalato che la norma sarebbe stata impugnata». Così fu necessario «presentare un secondo testo e una seconda approvazione in Consiglio regionale con una copertura quanto mai discutibile ed incerta.
Oggi la Corte dei Conti afferma che anche la copertura della legge, nel frattempo entrata in vigore, è illegittima.
Concludono: «Per fortuna il progetto di elettrificazione è andato avanti, ci sono le risorse, c’è un progetto definitivo, c’è una tempistica definita. I sabotatori questa volta hanno perso la partita ed anche ignominiosamente».
(f.d.)