Elezioni politiche, Pci: «Noi siamo la vera alternativa al centrodestra e al centrosinistra»
Per i candidati «è normale portare in Parlamento anche gli interessi e la cultura dei valdostani»
Elezioni politiche, Pci: «Noi siamo la vera alternativa al centrodestra e al centrosinistra». A sottolinearlo è Fabrizio Spadini della segreteria federale del Pci di Aosta nel presentare il programma e i candidati di Camera e Senato Davide Ianni e Giovanni Guglielmo Leray nella mattinata di sabato 10 settembre al bar Laghetto di Aymavilles.
«Dalle comunali del 2020 il Partito comunista italiano – ha esordito – si è consolidato sul territorio con l’apertura della sede Che Guevara di Pont-Saint-Martin e oggi siamo in corsa per le politiche. Da soli. Non è stato possibile trovare un accordo con le altre forze di sinistra perché per noi la falce e il martello sono simboli irrinunciabili».
Il programma
Il Pci guarda alla centralità dello Stato «affidandogli le linee guida ma lasciando spazio al mercato» ha precisato. Nel programma è inserita la patrimoniale per chi ha un reddito di oltre un milione di euro all’anno. Puntualizza Spadini «dell’1%. Sarebbero 20 miliardi di gettito all’anno, di che finanziare l’abolizione dei ticket per le visite mediche e per i medicinale e tanto altro».
Il Pci propone le 35 ore lavorative, i contratti a tempo indeterminato, la pensione a 60 anni o con 35 anni lavorativi e l’obbligo scolastico fino a 18 anni.
Sui trasporti Spadini commenta: «Per ridurre l’inquinamento puntiamo sul trasporto elettrico collettivo non sull’elettrico tout court».
Del caro energia dice: «La liberalizzazione dei prezzi è stato un male, bisogna tornare alla gestione statale dell’energia per calmierare i prezzi».
Torna a ribadire «il Pci è la forza del vero cambiamento perché ha due candidati nuovi e preparati e che non hanno mai cambiato casacca a differenza di altri». C’è spazio anche per il taglio alle spese militari: «Il nostro esercito ha i compiti di difesa e di protezione civile non certo di partecpare alle missioni all’estero. Ci costa 100 milioni di euro al giorno mentre potremmo dimezzare i costi».
Autonomia
A parlare di autonomia Ianni: «E’ normale che dobbiamo portare in Parlamento anche gli interessi, la cultura e la difesa dei piccoli centri di montagna che sono a rischio spopolamento. Noi, qualora eletti, rappresenteremo e difenderemo il territorio dal quale proveniamo».
Il segretario regionale del Pci Francesco Statti ha evocato Ruggero Millet che, eletto deputato nel 1976, «portò alla Valle d’Aosta importanti norme di attuazione dello Statuto».