Hanno sotterrato il cadavere di Jessica Lesto: a giudizio marito e amico
Lo ha confessato al Pm Patrick Giuseppe Michel Bertucci; il coniuge della defunta, Dia Matabara, accusato anche di maltrattamenti
Hanno tentato di occultare il cadavere di Jessica Lesto, la 32enne di Aosta morta per overdose nella notte tra il 6 e il 7 maggio 2022 sulla riva della Dora Baltea, dietro alla piscina regionale, ad Aosta.
Jessica Lesto
La Procura ha così chiesto il rinvio a giudizio per concorso in soppressione di cadavere del marito della donna, Dia Matabara, 37enne originario del Senegal e al momento irreperibile, e di Patrick Giuseppe Michel Bertucci, 43enne di Aosta. Era stato proprio Bertucci a indicare ai poliziotti il luogo dove si trovava il corpo, il 31 maggio scorso.
Proprio Bertucci un mese fa ha confessato al pm Manlio D’Ambrosi, titolare dell’indagine, di aver scavato una fossa per nascondere il cadavere insieme a Dia Matabara, che poi era fuggito dall’Italia. Dopo un primo frettoloso sotterramento, i due – ha raccontato Bertucci – erano tornati sul posto per scavare una fossa più profonda, temendo che il corpo potesse essere trovato essendo la zona nelle vicinanze della pista ciclabile. Avevano usato materiale di fortuna, come rami e pentolame presente in quello che era il loro accampamento, considerato dagli inquirenti un luogo di spaccio. Bertucci, in carcere da luglio, e Matabara, sono due dei sei destinatari delle misure cautelari ordinate tre mesi fa nell’ambito di un’operazione antidroga dei carabinieri su un giro di crack, eroina e cocaina.
Maltrattamenti
Nei confronti di Dia Matabara la Procura ha chiesto anche il rinvio a giudizio per maltrattamenti in famiglia. Dall’inchiesta è emerso che l’uomo nel corso degli anni ha più volte picchiato sua moglie. Oltre a testimonianze in tal senso, gli inquirenti sono in possesso di immagini che hanno catturato episodi di questo tipo, avvenuti anche fuori da un bar di Aosta e in un taxi.
Le indagini sono state svolte in collaborazione da carabinieri del Reparto operativo e Squadra mobile di Aosta.
(re.aostanews.it)