Povertà, scaffali vuoti al Banco Alimentare: «c’è bisogno di tutto»
L'appello a donare ma anche ad acquistare generi alimentari, anche la pasta, della quale solitamente si hanno grandi scorte. Nei primi otto mesi del 2022 sono già stati distribuite 106 tonnellate di alimenti
Povertà, scaffali vuoti al Banco Alimentare: «c’è bisogno di tutto».
Gli scaffali del magazzino del Banco Alimentare di Saint-Christophe sono quasi vuoti.
Manca anche la pasta, della quali si hanno solitamente grandi scorte.
Sono 3200 le persone che il Banco Alimentare aiuta nella fatica del vivere quotidiano.
Un numero in aumento, almeno il 25% in più rispetto allo scorso anno e che si teme destinato a crescere ancora, considerata il caro energia e l’inflazione che svuota il carrello della spesa.
Sono tempi difficili per tante famiglie e arrivare alla quarta settimana è arduo per tanti che si trovano costretti a chiedere aiuto.
Povertà: 106 tonnellate di alimenti distribuiti in soli 8 mesi
«Non possiamo purtroppo essere ottimisti – commenta il direttore del Banco Alimentare Emilio Roda.
Sono tempi complicati e il numero di persone bisognose di aiuto che si rivolgono alle parrocchie e ad altri enti caritativi della Regione è in aumento e temiamo possa aumentare ancora nei prossimi mesi».
Nel 2021 sono state distribuite 80 tonnellate di cibo.
Nel primi otto mesi del 2022 siamo già a 106 tonnellate di alimenti distribuiti.
Per questa ragione il Banco Alimentare chiede aiuto.
L’appello del Banco Alimentare
«Ci serve urgentemente aiuto – commenta Roda.
Facciamo appello a chi può sostenerci, alle istituzioni, alle fondazioni e ai privati.
Chi può, faccia una donazione sul conto corrente bancario intestato all’Associazione Banco Alimentare per la Valle d’Aosta onlus, iban IT45B0858731590000010112280.
Sono una trentina le associazioni con le quali il Banco Alimentare collabora e una settantina gli assistenti sociali che chiedono i pacchi per le famiglie più fragili.
I pacchi contengono generi alimentari di prima necessità: pasta, pelati, latte, olio, riso, latte, scatolame di verdure e tonno, a volte qualche prodotto per l’igiene personale.
Povertà: di cosa c’è bisogno
«Abbiamo praticamente bisogno di tutto – spiega Roda.
Gli scaffali del magazzino del Banco sono semivuoti e manca più di un mese alla prossima Colletta che sarà il 26 novembre.
Manca anche la pasta, della quale abbiamo normalmente grandi scorte.
E invece abbiamo bisogno anche di pasta di tutti i formati, di riso e olio.
Ci servono poi i prodotti per l’infanzia: biscotti, pappe, omogeneizzati ma non di carne.
Servono poi pomodori pelati, verdure e legumi in scatola, tonno e carne in scatola.
Anche i prodotti per l’igiene della casa e igiene personale sono ben accetti, anche se principalmente è importante aiutare con i generi alimentari.
Facciamo anche fatica ad acquistare le scatole di cartone che ci servono per consegnare i generi alimentari.
I costi sono terribilmente aumentati e nonostante facciamo appelli da due anni perchè le scatole ci siano restituite, dobbiamo acquistarle per distribuire gli aiuti».
(cinzia timpano)