Codacons: in Valle d’Aosta è allarme sovraindebitamento
L'associazione dei consumatori rossonera denuncia una situazione in costante peggioramento per cittadini e imprese
Allarme sovraindebitamento. È quello lanciato dal Codacons Valle d’Aosta, che denuncia le dimensioni «sempre più preoccupanti» del problema per imprese e cittadini rossoneri.
Ma a quanto pare, i casi che emergono «sono solamente la punta di un iceberg che tanti, troppi, fingono di non vedere o sapere» sottolinea il presidente del Codacons Valle d’Aosta, Giampiero Marovino.
Sportello preso d’assalto
La testimonianza portata dall’associazione è fondata e si basa sulle tante persone che si rivolgono allo Sportello, riattivato da poco con la collaborazione dell’Organismo di composizione della crisi (Occ), riconosciuto in Valle nel 2020.
Lo sportello è accessibile presso la sede dell’associazione, in via Abbé Gorret 29 ad Aosta, dopo aver preso appuntamento al 329-0656025 o al 333-2388493.
Qui potranno essere prese in considerazione anche le novità portate dalle nuove norme sul sovraindebitamento, che si «rivolgono al consumatore in crisi finanziaria, al piccolo imprenditore o professionista che non può accedere alle procedure concorsuali» evidenzia il presidente Marovino.
Cos’è il sovraindebitamento
Giampiero Marovino spiega poi cosa si intende per sovraindebitamento.
«È una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempiere regolarmente» spiega ancora il presidente.
Il debitore che si trovi in questa situazione, a certe condizioni, può accedere a tre differenti procedure di “composizione delle crisi da sovraindebitamento”, disciplinate dalla L. 3/2012, ottenendo così la ristrutturazione dei debiti e potendo così ripartire.
«Chi è strozzato dai debiti e non riesce a far fronte al difficile stato di crisi in cui si trova, deve avere fiducia della Legge 3/2012 aderendo all’azione dell’Organismo (OCC) – conclude Marovino -. Analizzate le posizioni, uno staff di esperti farà poi sapere se ci sono i pressupposti per attivare una delle procedure previste dalla legge».
(al.bi.)