No al cibo sintetico: anche il vescovo Lovignana firma la petizione di Coldiretti
La maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana chiede una legge che ne vieti la produzione
No al cibo sintetico: anche il vescovo Lovignana firma la petizione di Coldiretti. La maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana chiede una legge che ne vieti la produzione.
Insieme ai tanti cittadini, sono numerose le autorità valdostane che, nella giornata di venerdì 18 novembre, in occasione dell’inaugurazione del nuovo mercato coperto di Campagna Amica di Aosta, hanno deciso di sottoscrivere la petizione, lanciata da Coldiretti, per proporre una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia.
Sostegno alla petizione
A schierarsi con la loro firma a favore della difesa dei prodotti naturali del territorio, derivanti da processi produttivi sostenibili, sono stati il vescovo Franco Lovignana, l’assessore all’Agricoltura e Risorse Naturali della Regione Valle d’Aosta Davide Sapinet, il sindaco di Aosta Gianni Nuti e gli assessori comunali Alina Sapinet e Loris Sartore.
Hanno detto sì al cibo naturale anche due rappresentanti d’eccellenza del mondo sportivo valdostano: Hervé Barmasse, guida alpina e alpinista di rilievo internazionale il cui nome è legato a importanti ascensioni e a itinerari di grande difficoltà realizzati in tutto il mondo, ed Eleonora Marchiando, campionessa italiana nell’atletica leggera.
La raccolta firme da parte di Coldiretti è tuttora in corso e si svolge in tutti gli agrimercati di Campagna Amica e presso la sede centrale e gli uffici di zona di Coldiretti Valle d’Aosta.
L’appello
«Il cibo sintetico, creato in laboratorio è pericoloso per la salute umana, dannoso per l’ambiente e molto inquinante – spiegano Alessio Nicoletta ed Elio Gasco, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta – Coldiretti invece dice sì al cibo naturale: a tutela dell’ambiente, sostegno della biodiversità e valorizzazione delle risorse naturali».
(re.aostanews.it)