Coldiretti insiste: «mancano 4 miliardi di metri cubi d’acqua, si acceleri sui bacini di accumulo»
Coldiretti insiste: «mancano 4 miliardi di metri cubi d’acqua, si acceleri sui bacini di accumulo».
Dopo i dati diffusi da Arpa Valle d’Aosta, Coldiretti chiede che si acceleri il processo di realizzazione di un Piano per i bacini di accumulo.
Non solo, Coldiretti chiede la costituzione di un tavolo di crisi regionale permanente.
«La scarsissima quantità di neve caduta questo inverno – un terzo rispetto alla media dell’ultimo decennio – preoccupa e rischia di condizionare pesantemente lo stato di salute dei fiumi, alimentati per il 60% dalle precipitazioni nevose, e di conseguenza dell’intera filiera agricola. » scrive Coldiretti in una nota.
Le ridotte nevicate, sommate all’effetto di prolungati periodi di tempo stabile ed eccezionalmente mite, determineranno una mancanza di circa 4 miliardi di metri cubi di acqua, in Italia.
«Siamo purtroppo nella stessa situazione di un anno fa, ma già con un lungo periodo di siccità alle spalle» spiegano Alessio Nicoletta e Elio Gasco, rispettivamente presidente e direttore Coldiretti Valle d’Aosta.
Nelle prossime settimane potrebbero arrivare nuove nevicate, previste alla fine di febbraio, che potrebbero dare un prezioso contributo al bilancio finale. Tuttavia è altamente improbabile che si possa chiudere l’inverno in termini positivi.
Coldiretti: prioritario accelerare sui bacini di accumulo
«Resta prioritaria l’esigenza di accelerare sulla realizzazione di un Piano per i bacini di accumulo – continuano Nicoletta e Gasco – poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro l’acqua necessaria per l’agricoltura e non solo, per sanare l’emergenza, ma occorre mettere in campo una vera e propria ristrutturazione del settore della gestione idrica». ù
Secondo Coldiretti, il l Nord-Ovest è la testimonianza di come una crisi idrica ormai consolidata non possa risolversi con qualche precipitazione.
«Riteniamo sia giunto il tempo per la costituzione di un tavolo di crisi regionale permanente in cui far sedere tutti gli attori della filiera agricola valdostana, convinti che dal confronto con le sedi istituzionali possano emergere soluzioni strutturali per l’economia del territorio che devono andare al di là di posizioni ideologiche e miopi personalismi» concludono i vertici di Coldiretti Valle d’Aosta.
Nella foto d’archivio, il presidente di Coldiretti Valle d’Aosta Alessio Nicoletta e il direttore Elio Gasco.
(re.aostanews.it)
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