Un anno di guerra in Ucraina, presidio ad Aosta venerdì 24 febbraio
Presidio e volantinaggio promosso da Unione Popolare in piazza Chanoux a un anno esatto dall'offensiva militare iniziata dalle Forze Armate della Federazione Russa
Un anno di guerra in Ucraina, presidio ad Aosta venerdì 24 febbraio.
In tutte le piazze contro la guerra.
Si rinnovano e si moltiplicano in tutta Italia gli appelli e le iniziative contro la guerra.
Tra queste, particolare importanza riveste la manifestazione nazionale prevista per sabato 25 gennaio a Genova, indetta dal Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali sulla parola d’ ordine “Abbassiamo le armi. Alziamo i salari.
Presidio ad Aosta venerdì 24 febbraio
L’ Unione Popolare (alla quale aderiscono Rifondazione Partito Comunista, Potere al Popolo e Risorgimento Socialista), aderisce convintamente alla manifestazione genovese e sostiene ovunque ogni iniziativa contro la guerra, da chiunque promossa.
Unione Popolare promuove un presidio in piazza Chanoux venerdì 24 febbraio, con volantinaggio, dalle 17 alle 19.
«Non possiamo accettare che il governo Meloni, in perfetta continuità col governo Draghi, e con il convinto consenso del centro “sinistra”continui, in palese violazione dell’ articolo 11 della Costituzione, ad accettare e sostenere la logica della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti e dei problemi internazionali» scrive Unione Popolare in una nota.
«Una logica di guerra che accomuna tutti gli attori sul campo, Russia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Nato, Ucraina e…. i paesi europei, incapaci di un’ iniziativa autonoma per far cessare la carneficina e promuovere un processo di pace fondato sulla reciproca sicurezza e sul disarmo.
Una logica di guerra che invece vuole un aumento della spesa militare, a discapito dei bisogni sociali già duramente colpiti dalle politiche di austerità. A discapito, della sanità, della scuola, della lotta alla povertà.
Ma a profitto dei produttori di morte.
Una logica di guerra che pagano le classi popolari, con il caro energia, l’ inflazione, la crisi economica, i salari da fame.
Una logica di guerra che aggrava sempre più una crisi ambientale le cui conseguenze tocchiamo quotidianamente con mano.
Una logica di guerra che colpisce la libertà di informazione e di cultura, con provvedimenti inconcepibili, ma tragici, come il sabotaggio degli artisti russi.
Una logica di guerra che, nel suo complesso conduce alla barbarie.
Dal lontano 24 agosto 1939 torna a risuonare, attualissimo, l’ ammonimento di Pio XII : ‘Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra’» conclude la nota di Unione Popolare.