Nuv: 16 milioni per il secondo lotto e la ristrutturazione della palazzina Giordana
Secondo lotto Nuv: 16 milioni di euro per la ristrutturazione della palazzina Giordana.
Questo il frutto della bozza di convenzione tra Regione, Finaosta e SIV per il recupero e la ristrutturazione della palazzina Giordana, approvata mercoledì dalla Giunta.
I lavori si inseriscono nell’ambito del secondo lotto di interventi per la creazione del nuovo polo universitario.
La convenzione
Con questo provvedimento, viene così avviata la programmazione del secondo lotto di lavori del nuovo polo universitario (Nuv) per una spesa complessiva di 16 milioni di euro, di cui 15.1 milioni a valere sul bilancio 2023/2025, e 900 mila euro previsti per il 2026, a totale copertura dell’intervento.
Grazie alla convenzione, la Regione autorizza SIV (Société Infrastructures Valdôtaines) a ogni necessario adempimento per la realizzazione del primo stralcio funzionale del secondo lotto, concernente la ristrutturazione della palazzina Giordana.
Per questo motivo, il documento regola i rapporti tra le parti per la realizzazione dell’intervento, in considerazione dei ruoli ricoperti da Regione (proprietaria dei beni immobili e beneficiaria dell’intervento, di cui ha il coordinamento), da SIV (in quanto soggetto attuatore per realizzare gli interventi e gestire le relative attività) e da Finaosta (destinataria delle risorse a tal scopo trasferitele dalla Regione).
Il commento
«È un provvedimento importante e particolarmente significativo anche dal punto di vista politico» esclamano il presidente della Regione, Renzo Testolin, e l’assessore alle Opere pubbliche, Davide Sapinet.
Testolin e Sapinet, ringraziato l’assessore uscente Carlo Marzi, ricordano le caratteristiche di questo secondo lotto.
«I lavori prevedono di preservare il carattere storico della palazzina Giordana, che oltre a uffici amministrativi ospiterà la biblioteca con aule studio e il museo del Sacrario militare, che ospita importanti testimonianze del Battaglione alpino – spiegano -. Le aree esterne saranno liberate, valorizzando l’edificio quale porta di accesso all’Università su Piazza della Repubblica e integrando l’intera area universitaria con la piazza e l’accesso del centro storico di Aosta».
(al.bi.)
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