Problema casa: Arer nel mirino nella serata organizzata dalla Lega
La serata andata in scena al Norden Palace Hotel di Aosta
POLITICA & ECONOMIA
di Alessandro Bianchet  
il 17/03/2023

Problema casa: Arer nel mirino nella serata organizzata dalla Lega

Tantissimi cittadini hanno preso parte all'incontro del Hotel Norden Palace di Aosta

«Sono arrivati a casa e mi hanno messo fuori dalla porta». La testimonianza di Enzo Bevilacqua sul proprio sfratto da un’abitazione popolare dell’Arer apre l’incontro “Problema casa”, organizzato dalla Lega Valle d’Aosta, giovedì sera, all’Hotel Norden Palace di Aosta.

Sala piena

E questo primo intervento scuote una sala affollata in ogni angolo.

«Mi sembra davvero ingiusto lasciare sei ore per liberare l’appartamento e la cantina, nonostante siano spazi ristretti non si fa così. Lo ammetto, sono un moroso colpevole – prosegue in maniera pungente Bevilacqua -, ma 320 euro di bolletta, più 100 di arretrati, con 600 euro di pensione non sono sostenibili».

Clima surriscaldato

Il pubblico si scalda, il mediatore dell’incontro e consigliere regionale Andrea Manfrin guida la serata tra commenti accorati di cittadini, che esprimono sdegno e preoccupazione nei confronti della gestione Arer.

«La legge esiste dal 2013, in teoria chiunque non abbia pagato quattro bollette avrebbe dovuto essere cacciato – attacca Manfrin -. In realtà ho un elenco molto lungo di persone che non hanno pagato e sono rimaste al proprio posto. Perché ci si è svegliati nel 2022?», si chiede ironicamente.

La morosità incolpevole

E a proposito della morosità incolpevole, Manfrin sottolinea come «la legge la prevede – dice -. Se non pago è perché non posso, ad esempio quando le spese superano le entrate. Il concetto è però stato disciplinato in maniera errata. Noi stiamo agendo con diverse iniziative per sottolineare costantemente in Consiglio questi temi».

Il racconto di Roberta Orru indigna i presenti.

«Sono madre di quattro figli di cui due disabili, ho vissuto una morosità incolpevole perché faticavo anche a ricevere la cassa integrazione – esclama -. Contemporaneamente mia madre, che vive con una persona paralizzata e lei stessa ha problemi di salute, non ha presentato l’Isee. Per bloccare lo sfratto all’ultimo momento qualche giorno fa ho pagato 3500 euro, così ora ci saranno le spese mensili più ciò che dovrò restituire. Si tratta di una situazione ingestibile».

Su Gazzetta Matin in edicola lunedì 20 marzo l’approfondimento sulla serata in questione.

(luca mauro melloni)

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