Traforo del Monte Bianco: 15 settimane di chiusura totale nel 2023 per test risanamento volta
Primo cantiere-test dal 4 settembre al 18 dicembre 2023 su 600 metri di volta; nel 2024 un secondo stop. Spesa di 50 milioni di euro
In vista dei lavori di risanamento della volta del traforo del Monte Bianco sono previste delle chiusure totali dell’opera.
Il primo cantiere-test sarà realizzato dal 4 settembre al 18 dicembre 2023.
Il Traforo del Monte Bianco ha oltre 60 anni. Si tratta del primo tra i grandi tunnel europei ad intraprendere lavori di risanamento profondi sulla sua struttura, con importanti interventi di genio civile sull’impalcato su cui poggia il piano viabile e sulla volta.
Saranno due le fasi ti cantiere-test, una appunto il prossimo autunno e una seconda nel 2024. Questi lavori rappresentano un investimento complessivo di 50 milioni di euro.
Si tratta di lavori sperimentali, che consentiranno di determinare la migliore metodologia operativa per il prosieguo. “Queste fasi-test sono essenziali, e sarà solo al termine di esse che potrà essere determinato il programma futuro di risanamento -, si legge in una nota del Geie -. Il periodo autunnale è stato individuato per la sua più bassa affluenza di veicoli, in particolare di veicoli leggeri, i maggiori utilizzatori del traforo (67 % del traffico nel 2022)”.
Il primo cantiere-test
Il primo cantiere-test su 600 metri sarà realizzato dal 4 settembre al 18 dicembre 2023 e riguarderà il risanamento della volta in due tratti di galleria.
Queste due zone sono caratterizzate da differenti configurazioni suscettibili di essere presenti lungo la galleria. Per questo cantiere si renderà necessaria la chiusura totale alla circolazione per un periodo di 15 settimane. La realizzazione di questi lavori comporterà infatti lo smontaggio di tutti gli impianti di sicurezza presenti sulla volta – gli acceleratori per il controllo della corrente d’aria longitudinale, le telecamere e la rilevazione automatica di evento, il cavo termometrico, ecc. – impianti che rappresentano uno dei pilastri su cui si fonda il dispositivo di sicurezza. Nell’impossibilità di rimuoverli ogni sera e rimontarli ogni mattina, questo cantiere richiederà una chiusura totale al traffico.In caso di esito positivo della tecnologia di intervento utilizzata nel 2023, il risanamento sarà realizzato nel 2024 su ulteriori 600 metri.
“Questi cantieri sperimentali rappresentano la chiave del proseguimento del risanamento – prosegue la nota -. Consentiranno di studiare tutti i parametri, e sarà solo al termine di queste fasi che potrà essere determinato più precisamente il proseguimento del risanamento della volta. Si tratterà di individuare la miglior metodologia operativa, in particolare la durata, la tecnologia impiegata, l’impatto della chiusura sul lungo periodo e sugli itinerari alternativi, ecc”.
(re.aostanews.it)