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Aosta: costi lievitati a 18 milioni e intoppi burocratici, salta il Pnrr del Palaghiaccio

Destino segnato anche per il maneggio; ora si punta al riconoscimento di interesse regionale per poter mirare a credito sportivo o legge 16

Aosta: costi lievitati a 18 milioni e intoppi burocratici, salta il Pnrr del Palaghiaccio
L'esterno del Palaghiaccio di Aosta

A meno di improbabili miracoli, salta, per ora, la realizzazione del nuovo palaghiaccio, che con l’aumento dei tassi di interesse sarebbe venuto ora a costare oltre 18 milioni di euro.

Ora il governo cittadino proverà a portare avanti l’istanza, puntando magari a inserirla tra gli impianti di interesse regionale, al pari del maneggio.

Insomma non arrivano buone notizie dagli impianti sportivi aostani dalla seduta del consiglio comunale, argomento riportato a galla dal consigliere forzista Paolo Laurencet.

Interrogazione

Nell’interrogazione presentata, infatti, Laurencet ha chiesto lumi sia sul palaghiaccio, progetto per il quale era stato ipotizzato un lavoro da 14 milioni di euro per demolirlo e ricostruirlo, con 1.5 miloni in arrivo dal Pnrr, sia del maneggio, piano rallentato dopo lo stop alla richiesta di accesso sempre ai fondi Pnrr.

Doccia fredda

Dall’assessore ai Lavori pubblici, Corrado Cometto, è arrivata una sorta di doccia fredda, tradotta in tassi di interesse monstre e lungaggini burocratiche che, di fatto, rendono irrealizzabile, almeno per ora, la struttura.

Ricordato come la cordata che aveva avviato un primo partenariato pubblico privato per il recupero del vecchio palaghiaccio abbia poi presentato un altro progetto nei primi mesi del 2022, Cometto ha ripercorso l’iter.

«A questo punto abbiamo provato a guidare la proposta, chiedendo anche di inserire la possibilità di ospitare il curling, visto che la squadra aostana è costretta ad allenarsi a Pinerolo – ha spiegato l’assessore -. In attesa dell’offerta, con preliminare da 12 milioni di euro, abbiamo ottenuto 1.5 milioni dal Pnrr».

Tassi alle stelle

Ora però salta tutto.

«L’offerta vera e propria è arrivata a inizio dicembre ed è stata ritenuta meritevole, ma non per la parte finanziaria – ha continuato Cometto -. L’incremento dei tassi, sommato allo spread bancario, avrebbe portato gli interessi al 7.5%, per una quota vicina agli 8 milioni di euro nell’ambito del periodo di leasing in costruendo».

Altro tentativo, questa volta con mutui a tasso fisso, ma risultato simile.

«Abbiamo chiesto un nuovo piano economico finanziario e un nuovo piano di ammortamento – ha rivelato Cometto -. È in fase di valutazione, ma non credo che riusciremo a completare la valutazione e indire il bando in tempo, visto che l’iter di gara avrebbe dovuto essere completato entro il 31 marzo. Insomma, questi 1.5 milioni dal Pnrr non riusciremo a ottenerli».

Costi alle stelle

Ma c’è anche dell’altro, perché l’investimento avrebbe raggiunto cifre folli.

«L’investimento sarebbe di 12.7 milioni di euro per realizzare il palaghiaccio con un leasing in costruendo di 20 anni – ha spiegato ancora l’assessore -. La rata al 4.10% di interesse avrebbe portato un esborso annuo di 796 mila euro per il Comune, per un totale di 15 milioni 932 mila euro. Con l’anticipo e il riscatto, si arriverebbe a 18 milioni 193 mila euro».

Insomma, salta tutto.

«Abbiamo ritenuto doveroso provare la corsa contro il tempo, senza intoppi sarebbe stato fattibile» ha ricordato con rammarico Corrado Cometto.

Il futuro e il maneggio

E il futuro?

«Per il palaghiaccio stiamo completando il partenariato pubblico privato – ha concluso l’assessore -. Esaminiamo le formule del credito sportivo e abbiamo chiesto alla Regione l’inserimento, insieme al maneggio, tra gli impianti di interesse regionale per sfruttare la legge 16».

La priorità, comunque, «va al Palaghiaccio, il maneggio, il cui finanziamento Pnrr è andato a Pinerolo, al momento, ha una priorità relativa».

(alessandro bianchet)

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