Tangenziale Sud di Aosta, Testolin: «la dismissione non risolverebbe gli ingorghi di Pont Suaz»
Non passa la mozione del gruppo Lega Vallée d’Aoste che voleva la dismissione del tratto autostradale Sarre-Pollein, nota come Tangenziale di Aosta, per risolvere il nodo della zona del Pont Suaz, congestionata dal traffico.
La mozione

Archiviata, da parte del Comune di Aosta, l’ipotesi di realizzare un secondo ponte sulla Dora Baltea e appurato «che l’Amministrazione regionale non pare abbia intenzione di risolvere, almeno a breve/medio termine, la criticità degli incroci nella zona del Pont-Suaz, causa di insopportabili code chilometriche ogni giorno feriale dell’anno», il consigliere Diego Lucianaz ha illustrato la sua iniziativa facendo leva sul costo del pedaggio per chi non è in possesso di Telepass, evidenziando «che tale assurdità sanziona pesantemente il flusso turistico indirizzato verso il territorio del Gran Paradiso e il suo Parco Nazionale, tanto da indurli a scegliere altre località delle Alpi, molto più convenienti anche per via del costo autostradale».
La mozione impegna «il Presidente della Regione a porre in essere ogni iniziativa che porti alla dismissione della Tangenziale Sud di Aosta, segmento attualmente compreso nella rete autostradale gestita dalla società RAV, in modo da determinare una gestione del tratto più confacente alle esigenze della popolazione che quotidianamente percorre la trafficatissima zona sud di Aosta e le strade regionali che su di essa confluiscono».
«Abbiamo un’autostrada vuota e code chilometriche ogni mattina oltre Pont Suaz e Plan Felinaz» rincara la dose Lucianaz.
La replica
Nella sua replica il presidente della Regione, Renzo Testolin, annuncia subito che la mozione «non è ricevibile, ci asterremo».
Il presidente ricorda «l’impegno di tutti i governi per alleggerire i costi dell’autostrada».
«Nel passato governo di questa legislatura si è portato a casa risultato non indifferente, con uno sconto per i residenti dall’ingresso di Sarre, direzione Nus, Chatillon, Verres. Con un’azione a tenaglia si è riusciti a convincere Sav e Rav a implementare le gratuità ottenendo due passaggi ogni quattro transiti» ricorda Testolin.
«Per chi ha Telepass quel tratto risulta gratuito, inoltre a Pont Suaz c’è una situazione tale che non si risolverebbe nemmeno con la gratuità della tratta perché chi abita nei comuni dell’envers continuerebbe ad affollare quel tratto».
«Per una serie di considerazioni oggettive, oltre al fatto che la tratta è parte dell’autostrada, oggetto di concessione ministeriale, pensare di perseguire un percorso come quello non è motivabile con queste premesse».
«Una questione di volontà»
«È una questione di buona volontà – ribatte il consigliere Lucianaz -. Se il tratto diventasse libero permetterebbe gli accessi in zona Gressan e Pollein con lavori a raso, da eseguire senza cifre folli».
«È una questione di volontà – ribadisce – avete poco a cuore le problematiche delle persone che tutte le mattine sono lì incolonnati, compresi i mezzi pubblici, con un traffico caotico e grande inquinamento ambientale».
«Queste cose si possono fare – conclude Lucianaz -, è una questione di volontà la vostra non è questa e lo faremo presente a tutti i cittadini della zona».
Non ci sta il presidente di Testolin che parla di populismo e ricorda «Rispetto alla partenza sperimentale della gratuità, 4 ogni 8 passaggi e solo per il pendolarismo, oggi siamo a 2 passaggi gratuiti ogni 4 per tutti i residenti in Valle d’Aosta, indipendente da dove lavorino, con l’ampliamento ulteriore della possibilità di accedere anche da Aosta Ovest, che fino ad alcuni mesi fa non era garantito».
La mozione è respinta con 22 astensioni, 1 voto contrario e 12 a favore.
(er.da.)
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