Digitale: la banda ultra larga c’è, ma i valdostani non si collegano
Seppur con ampio ritardo sulla tabella di marcia, entro il 2024 la quasi totalità dei comuni valdostani sarà coperto dalla banda ultra larga.
Open Fiber ha raggiunto circa 13 mila unità abitative ad Aosta, ma tra queste appena 2.400 sono collegate.
Se ad Aosta il risultato è modesto, fuori del capoluogo è deludente: sono stati raggiunti 20.401 utenze con la fibra Ftth (Fiber to the home, direttamente a domicilio) e sono attivi appena 470 utenti.
“Credo si tratti di una carenza di informazione – ha detto oggi, 15 maggio, nel corso della conferenza stampa di giunta l’assessore regionale all’Innovazione, Luciano Caveri -. Bisognerebbe partire con una campagna di comunicazione; ne ho parlato con Open Fiber”.
“La banda larga offre grandissime possibilità – ha detto Caveri -; una delle opzioni è quella di far sparire le antenne e le parabole dai nostri tetti, perché la banda ultralarga consente di ottenere il segnale televisivo con una qualità nettamente superiore. Il fatto è che, nel frattempo, molti utenti si sono dotati dio altre connettività, spesso meno performanti”.
Piano in ritardo
Il piano della banda ultra larga è in ritardo di quattro anni: il termine dei lavori era previsto per il 2020, poi prorogato al 2022 e adesso al 2024. Ha motivato Caveri: “I ritardi sono dovuti al fallimento di un’azienda che operava in Valle, l’Alpitel e al periodo della pandemia. Inoltre, non si riescono a trovare aziende per la posa della fibra (solo due quelle attive in Valle, ndr) e manca anche personale”.
Al piano, sono interessati 68 comuni valdostani su 74. Non rientrano nel piano: Pont-Saint-Martin, Saint-Vincent e Sarre che fruiscono già di servizio FTTC (Fiber to The Casbinet) per oltre il 95% delle unità immobiliari e Challand Saint-Victor, Challand Saint-Anselme e Rhèmes-Saint-Georges, poiché già inseriti in un piano di copertura di un operatore TLC, il quale non ha in seguito dato corso alla realizzazione. Per questi comuni è prevista una copertura a 1 giga.
“I comuni mancanti avevano già una loro infrastruttura da parte di privati”, conclude l’assessore. “Arriveremo a un potenziale del 95% delle unità immobiliari” in tutta la regione.
(L. M.)
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