Salone del Libro di Torino: Marco Sorbara “torna in cella”
L'iniziativa dal 17 al 21 maggio
Marco Sorbara torna in cella. No, non si tratta di una decisione di un giudice, ma dell’iniziativa proposta dal giornale Il Dubbio, che sarà presente con un suo stand al Salone del Libro di Torino da giovedì 17 a domenica 21 maggio. La realtà diretta da Daniele Varì, infatti, nello spazio a propria disposizione, allestirà la riproduzione di una cella di un carcere.
Salone del Libro: Marco Sorbara “torna in cella”
L’esperienza, rivolta agli utenti del Salone del Libro e agli ospiti dello stand de Il Dubbio (che organizzerà dibattiti che ruoteranno intorno al tema della giustizia e dei diritti), durerà intorno ai 5 minuti e vedrà coinvolto in prima persona proprio Marco Sorbara, ex consigliere regionale arrestato nel gennaio del 2019 nell’ambito dell’inchiesta Geenna e poi assolto in via definitiva dopo 4 anni dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
«Sorbara racconterà le sensazioni, sarà la guida all’interno della cella – spiega Varì -. Durante i nostri dibattiti toccheremo temi etici e politici e ospiteremo magistrati, avvocati, politici. Ci occuperemo molto di casi di malagiustizia e Sorbara sarà presente insieme ad altri».
Sorbara: «Voglio sottolineare l’aspetto umano»
«Voglio far capire che non dobbiamo dare per scontata la libertà e sensibilizzare su cosa vuol dire entrare in una cella e stare in isolamento – dice Sorbara -. Voglio sottolineare l’aspetto umano e non voglio che la mia vicenda diventi una questione politica. Non ce l’ho con nessuno, personalmente il sistema mi ha salvato; sono stato assolto in due gradi di giudizio, però vorrei dire che chi ha il potere di limitare la libertà personale dovrebbe pensare che dietro ai nomi scritti su un’ordinanza ci sono persone e famiglie».
Sorbara, in questo periodo, ha raccontato in più di un’occasione la sua vicenda. Lo scorso 9 maggio è stato invitato a Cosenza dall’amministrazione comunale e dall’associazione Riforma Giustizia alla presentazione – nell’ambito della rassegna Libri in comune – del libro L’Inganno – Antimafia. Usi e soprusi dei professionisti del bene di Alessandro Barbano. «Il testo è precedente alla conclusione della vicenda di Sorbara. Lui l’ho conosciuto dopo l’assoluzione – precisa il giornalista e scrittore -. Questo libro è nato osservando dall’esterno questa macchina dell’emergenza, costruita 30 anni fa e che si è trasformata in qualcosa che serve soprattutto se stessa, ma che produce effetti grandi nella società, con arresti e confische, anche a persone che poi vengono assolte».
(t.p.)