Mancato passaggio del Giro d’Italia, il rammarico di Testolin e Grosjacques: «Decisione che penalizza la Valle d’Aosta»
«È una decisione che penalizza la Valle d’Aosta».
Dopo l’annullamento del passaggio in Valle della 13ª tappa del Giro d’Italia, arriva il commento delle istituzioni regionali.
A prendere posizione sono stati il presidente della Giunta, Renzo Testolin, e l’assessore al turismo, sport e commercio, Giulio Grosjacques.
I due non hanno nascosto il fastidio per una scelta comunicata soltanto all’ultimo minuto.
Il passaggio della tappa non prevedeva pagamenti da parte della Regione a RCS; la sistemazione dell’asfalto è stata fatta a spese dell’Anas.
Il Giro d’Italia non passa in Valle d’Aosta
Gli organizzatori hanno deciso la modifica nella mattinata di oggi.
Decisiva la presa di posizione degli atleti.
La direzione della corsa ha così deciso di applicare l’Extreme Weather Protocol.
La 13ª tappa scatterà da Le Chapel e si concluderà a Crans Montana.
Tutta la frazione sarà in territorio Svizzero.
I ciclisti hanno percorso pochi chilometri a Borgofranco, raggiungendo il km zero.
Poi sono saliti sui pullman e hanno raggiunto la nuova località di partenza.
Testolin e Grosjacques: «Decisione che penalizza la Valle d’Aosta»
«Abbiamo appreso con grande dispiacere e all’ultimo minuto della decisione riguardante la modifica della tappa del Giro d’Italia che di fatto non prevede il transito dei corridori nella nostra regione – hanno fatto sapere Testolin e Grosjacques in una nota -. Si tratta di una decisione che penalizza la Valle d’Aosta».
Testolin e Grosjacques: «Spiace per i disagi causati alla nostra popolazione»
«Spiace soprattutto per i disagi causati alla nostra popolazione con la sospensione della circolazione in alcune importanti arterie viarie richiesta dall’organizzazione del Giro per la sicurezza della corsa- continuano Testolin e Grosjacques – . La nostra regione risulta particolarmente penalizzata dalla modifica del programma di oggi, dopo mesi di lavoro preparatorio che ha coinvolto, oltre alle strutture regionali, molti altri soggetti, tra cui le forze dell’ordine, l’ANAS, la società SITRASB, la Protezione civile, i Vigili del fuoco e tutti i Comuni interessati dal percorso».
Testolin e Grosjacques: «Speriamo che la Corsa Rosa possa nuovamente passare nella nostra regione»
La conclusione è rivolta al prossimo futuro.
«Speriamo – scrivono il presidente della Giunta e l’assessore al turismo, sport e commercio – che nei prossimi anni la Corsa Rosa possa passare nuovamente nella nostra regione in un contesto organizzativo che ne valorizzi il suo territorio e le sue bellezze naturalistiche»
(d.p.)
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