Animali predati: la Regione rivedrà gli indicatori per gli indennizzi
Per quanto riguarda la revisione dei valori, la Chambre valdôtaine ha istituito un'apposita Commissione per la rilevazione dei prezzi degli animali ma le aziende campione non forniscono i dati
Animali predati: la Regione rivedrà gli indicatori per gli indennizzi. A prospettarlo in Consiglio Valle l’assessore all’Agricoltura Marco Carrel, rispondendo a una interrogazione del consigliere leghista Dino Planaz.
La risposta
«Nella tabella approvata nel 2021 è stato fissato il prezzo che teneva conto anche del valore genetico dei singoli capi di bestiame – ha sottolineato l’assessore Carrel -. Per quanto riguarda la revisione dei valori, la Chambre valdôtaine ha istituito un’apposita Commissione per la rilevazione dei prezzi degli animali a cui partecipano le associazioni degli allevatori, Arev, Anaborava e Coldiretti, in rappresentanza delle associazioni di categoria. Questo organismo, su segnalazione delle associazioni degli allevatori, ha individuato una lista di aziende zootecniche bovine e ovicaprine presso le quali rilevare, due volte all’anno, i prezzi di mercato degli animali delle diverse categorie, necessari per eseguire, in maniera anonima e aggregata, i calcoli per la determinazione dei valori medi di mercato da utilizzare come riferimento».
Nel corso degli anni successivi le aziende individuate sono state contattate direttamente dalla Chambre e da Arev ma, nonostante la disponibilità iniziale, non hanno mai fornito i dati necessari. Anche l’incontro programmato il 21 febbraio 2023, per stimolare il coinvolgimento nell’iniziativa è andato deserto. Confermiamo comunque la nostra volontà di valutare se sia opportuno modificare le tabelle ribadendo che per noi questo tema è di massimo interesse».
La replica
Il Consigliere Planaz ha apprezzato «la volontà di rivedere gli indicatori. Tuttavia, ci sono anche altri modi per valutare gli animali, senza dover aspettare le indicazioni della Commissione. È chiaro a tutti che il mercato è cambiato e i costi di produzione sono aumentati: bisognerebbe tenere conto di questi fattori nell’aggiornamento della tabella».
(re.aostanews.it)