Resti umani sul ghiacciaio del Teodulo: sono di un tedesco disperso dal 1986
Il ritrovamento è avvenuto lo scorso 12 luglio: la conferma dal test del DNA
Appartengono a un alpinista tedesco disperso dal 1986 i resti umani trovati lo scorso 12 luglio sul ghiacciaio del Teodulo, a Zermatt. La certezza è arrivata dalle analisi del DNA effettuate a Sion.
I resti appartengono a un tedesco disperso dal 1986
Il ritrovamento è avvenuto a 3.000 metri. Oltre ai resti, erano stati rinvenuti uno scarpone e dei ramponi.
Le analisi genetiche hanno confermato che si tratta dei resti di un alpinista tedesco, 38 anni, di cui non si avevano più notizie dal settembre del 1986. Non era rientrato da un’escursione della zona e il suo corpo non era mai stato ritrovato.
Questo genere di ritrovamenti è sempre più frequente. A causa del progressivo scioglimento dei ghiacciai, infatti, vengono ritrovati corpi anche a distanza di molti anni. A febbraio, un episodio simile era avvenuto sul versante svizzero del Grand Combin. All’epoca sono stati ritrovati i resti di un uomo scomparso da 48 anni.
(t.p.)