Torna Plaisirs de culture: oltre 100 eventi dal 16 settembre, molti gratuiti
Ingressi a castelli, siti archeologici e mostre, ma anche visite guidate, workshop di scrittura e passeggiate con il tema Living Heritage
Living Heritage. E’ il tema dell’undicesima edizione di Plaisirs de culture, la rassegna organizzata all’interno delle Giornate europee del patrimonio, che rende protagonisti gli innumerevoli tesori culturali della Valle d’Aosta.
Sono oltre 100 gli eventi in programma dal 16 al 24 settembre: 9 giorni con un ricco programma con workshop di scrittura nei castelli, visite guidate e laboratori dove si trattano materiali come argilla, legno e si impara l’antica arte della tessitura.
Si fa poi un salto indietro nel tempo per ammirare le necropoli preistoriche e gli affreschi grazie alla guida esperta degli archeologi per poi scoprire un mondo di artigiani, radioamatori, appassionati di stelle, impegnati a trasmettere il loro sapere.
Musei, castelli, chiese, antiche miniere e perfino cantieri si aprono al pubblico con proposte originali e talvolta inedite.
Tutte le sedi culturali – castelli, musei, siti archeologici, chiese, case-museo e monumenti – ad Aosta e nei paesi limitrofi sono ad ingresso gratuito o a tariffa ridotta.
Le sedi culturali: visite e mostre
Per una settimana sarà possibile visitare gratuitamente i seguenti castelli e musei: il Castello Sarriod de la Tour, il Castello di Saint Pierre – Museo regionale di scienze naturali E. Noussan, il castello di Aymavilles – Museo dell’Ottocento, il Castello Reale di Sarre, il Castello di Fénis, il Castello Gamba di Châtillon – Museo di arte moderna e contemporanea, il Castello di Verrès, il Castello di Issogne e il Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean.
Porte aperte anche ai siti archeologici di Aosta (Teatro romano, Chiesa paleocristiana di San Lorenzo, Criptoportico forense, MAR – Museo archeologico regionale e all’acquedotto di Pont-d’Aël, nel Comune di Aymavilles.
Visitabili gratuitamente anche le mostre di Robert Capa (Centro Saint-Bénin) e di Joan Mirò (Museo Archeologico Regionale), oltre alle esposizioni “Almost True” di Sarah Ledda al Castello Gamba e “Storie di viaggio” di Andrea Alborno nella sala espositiva dell’Hôtel des États.
Per tutti i gusti
Non mancano le visite guidate in piccoli luoghi preservati dal tempo, come case rurali, sedi di istituzioni e, soprattutto, chiese legate alla storia e alla cultura locale, dalla Cattedrale di Aosta alle cappelle dei piccoli villaggi.
Se per due giorni al Castello di Issogne si scrivono storie e si evocano cavalieri, dinastie nobiliari e vite medievali, con il workshop di scrittura creativa, a Saint- Denis si impara a seminare i cereali in un mayèn sostenibile.
A Saint-Christophe si percorre un itinerario in compagnia degli artigiani locali, e ad Avise si incontrano i radioamatori, che attraverso le onde radio si collegano con tutto il mondo. A Saint-Barthélemy, invece, si alza lo sguardo al cielo, per ammirare le stelle nel primo Starlight Stellar Park in Italia.
Tante le passeggiate a tema, che permettono di apprezzare aspetti meno noti della Valle d’Aosta: a Vollein, nel Comune di Quart, si esplora la necropoli preistorica, mentre si parte da Nus per scoprire un’antica area artigianale attiva dal Quattrocento. A Gressoney-La-Trinité si cammina con le guide fino alla “balma” di Binò Alpelté, e ad Aymavilles si incontrano, in un lungo viaggio nel tempo, tutti i monumenti dell’area, dalla Cripta di Saint-Léger al Castello di Introd, da Châtel-Argent alla chiesa romanica di Villeneuve. Ad Arvier, invece, ci si immerge nei sapori e nei saperi del mondo rurale, con una passeggiata che si conclude degustando i prodotti locali.
A Cogne, dove si trovano le miniere più alte d’Europa, si cammina nelle gallerie per scoprire l’esperienza di generazioni di minatori e si può visitare il museo minerario dedicato. A Champdepraz si entra nelle gallerie insieme ai minatori stessi e si scopre come si traportavano i minerali (calcopirite e ferro) a valle, sulle slitte o con la teleferica. A Saint-Marcel, invece, il racconto delle miniere è affidato a una rappresentazione teatrale e a un concerto che unisce musica e microminerali.
A Jovençan si creano “pozioni” e rimedi naturali a base di piante officinali, oppure si esplorano i dintorni in un ciclo tour guidato in bicicletta che si conclude con uno spettacolo. A Champorcher si tesse la canapa seguendo una tecnica antichissima, alternando corsi e dimostrazioni; invece, a Fénis i bambini possono costruire strumenti musicali in legno nel laboratorio di falegnameria, mentre al Castello di Sarriod de la Tour si modellano con l’argilla personaggi fantastici.