Peste suina africana: ecco gli obblighi per mantenere la Valle d’Aosta indenne
In Piemonte, i casi rilevati sfiorano quota 500; gli obblighi riguardano anche chi ha un maialino nano da compagnia
Peste suina africana: ecco gli obblighi per mantenere la Valle d’Aosta indenne.
In Piemonte, secondo i dati dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, i casi rilevati sfiorano quota 500.
La nostra regione è tutt’ora indenne dalla malattia.
Gli assessorati alla Sanità e all’Agricoltura rendono note le prescrizioni dettate dall’ordinanza del Commissario Straordinario della Peste Suina Africana che recepisce gli obblighi del decreto ministeriale del 28 giugno 2022 in tema di ‘requisiti di biosicurezza degli stabilimenti che detengono suini’.
Obblighi per i possessori di suini e cinghiali
Ecco gli obblighi che i possessori di cinghiali e suini, compresi i suini da compagnia:
- avvertire il veterinario ufficiale di territorio della SC di Sanità Animale dell’azienda Usl in caso di morte di suini in allevamento, anche senza sospetto di PSA, ai fini dell’invio della carcassa per le analisi di laboratorio obbligatoriamente previste;
- notifica immediata al Veterinario Ufficiale di territorio della SC di Sanità Animale dell’azienda Usl del sospetto della presenza di PSA in azienda (sintomatologia, morti sospette);
- provvedere immediatamente all’adeguamento delle condizioni relative alla biosicurezza di tutti gli allevamenti presenti nella nostra regione (scaduto a luglio 2023);
- provvedere al sistema di anagrafe per l’identificazione e la registrazione dei suini che prevede la verifica da parte di ogni singolo allevatore della correttezza dei dati registrati nella Banca Dati Nazionale (BDN), che è possibile effettuare presso gli Uffici Servizi Zootecnici (USZ) dell’assessorato Agricoltura e risorse naturali.I dati obbligatori che devono essere inseriti correttamente nella Banca Dati Nazionale sono i seguenti:
- Codice aziendale e geolocalizzazione
- Specie detenuta
- Operatore (ex detentore)
- Proprietario
- Identificativo fiscale
- Denominazione azienda
- Data inizio/fine attività
- Tipologia struttura
- Orientamento produttivo
- Capacità strutturale e n° di capi presenti
- Modalità di allevamento
- Aggiornamento censimento 2023 (entro il 31 marzo corrente anno).
Cos’è la Peste Suina Africana
La PSA è una malattia virale molto contagiosa che colpisce suini domestici e cinghiali e non è trasmissibile all’uomo, ma la diffusione di questa malattia potrebbe rappresentare un danno economico per le aziende italiane che operano nel settore della zootecnia e dell’agroalimentare.
É importante la piena collaborazione di tutta la comunità per prevenire questo fenomeno con dei semplici accorgimenti:
- Non abbandonare nell’ambiente avanzi o rifiuti alimentari: carni di suino o di cinghiale che possono essere veicolo di infezione per gli altri animali;
- Evitare di importare prodotti a base di carne, soprattutto di dubbia provenienza, dai Paesi e aree colpite dalla PSA;
- Comunicare ai Servizi Veterinari dell’azienda il possesso di suini cosiddetti “da compagnia” (nani, vietnamiti, ecc.) e identificarli con trasponder.
- Si rammenta che è possibile detenerne un massimo di 2 e che in caso di movimentazioni, consentita solo previa compilazione del documento di accompagnamento informatizzato, si deve sempre garantire la contenzione degli animali e l’assenza di contatti, diretti o indiretti, con altri suini, sia domestici che selvatici;
- Segnalare tempestivamente alle Stazioni Forestali eventuali carcasse di cinghiale rinvenute nell’ambiente.
Tra le azioni per prevenire il diffondersi della Peste Suina Africana, la stagione venatoria in Valle d’Aosta prevede un periodo più lungo per la caccia al cinghiale.
(re.aostanews.it)