La Thuile, nuova telecabina e ristorante Chaz Dura al vaglio del Via
Il fotoinserimento della stazione di monte di Chaz Dura, vista da Nord, con il bar-ristorante
ATTUALITA'
di Erika David  
il 27/09/2023

La Thuile, nuova telecabina e ristorante Chaz Dura al vaglio del Via

La società di impianti a fune chiede la valutazione anche per un locale di ristorazione sul crinale in quota; la telecabina,da circa 14 milioni di euro, sostituirà due seggiovie e una sciovia

Spunta anche un bar-ristorante, con sala congressi per 60-80 persone, nel progetto della nuova telecabina Les Suches-Chaz Dura, il cui progetto definitivo è stato depositato al Via (valutazione impatto ambientale) nei giorni scorsi.

Il bar-ristorante Chaz Dura

La vista SUd della stazione di monte a Chaz Dura con annesso locale

Il presidente delle Funivie Piccolo San Bernardo, Daniele Collomb, frena e spiega che «al momento attuale la società intende realizzare solo la telecabina, ma ha presentato per la valutazione ambientale anche l’eventuale realizzazione di un punto commerciale/ristorante in quota per non precludersi la possibilità di realizzarlo in futuro», ma nella relazione tecnica generale si sottolinea come per la società la parte di ristorazione sia «indispensabile».

«A completamento del progetto della impianto funiviario “Les Suches – Chaz Dura”, la Società Esercente ritiene indispensabile realizzare, in adiacenza con la stazione a monte della nuova telecabina sita in località Chaz Dura, una struttura di accoglienza degli utenti, sia nella stagione invernale, sia nella stagione estiva» si legge nella premessa alla relazione.

Il locale dovrebbe essere realizzato annesso alla stazione di arrivo della nuova telecabina, sul crinale di Chaz Dura. Un bar-ristorante con terrazza panoramica esterna, una «iconica pedana emozionale semi vetrata, indirizzata verso il Monte Bianco, dove le persone possono camminare sul vuoto godendo del panorama a trecentosessanta gradi» e una sala convegni da 60/80 posti per soddisfare un turismo congressuale molto presente a La Thuile, come si legge nella relazione.

La nuova telecabina Chaz Dura

L’intervento si inserisce nell’ambito della costruzione della nuova telecabina, finanziata dall’amministrazione regionale con circa 14 milioni di euro, ma potrà essere realizzato in seguito, cosa che comporterà, come spiegato nella documentazione, la chiusura della stazione di arrivo per consentire i lavori.

Il progetto della nuova telecabina «prevede la sostituzione dei tre impianti esistenti (una sciovia e due seggiovie triposto ad ammorsamento fisso) con una nuova telecabina da dieci posti con partenza da Les Suches, all’arrivo dell’attuale telecabina DMC, e arrivo alla sommità del monte Chaz Dura – spiega ancora Collomb -. È prevista anche la realizzazione di una stazione intermedia a servizio delle piste facili sul plateau di Les Suches».

Gli obiettivi dell’intervento sono creare continuità di servizio a monte della telecabina DMC, in termini di portata, di resistenza al vento, di confort e qualità del servizio anche per utenti non sciatori, caratteristico dei veicoli chiusi. Rendere accessibile l’area di Chaz Dura partendo dal paese senza essere esposti agli agenti atmosferici, «permettendo anche ai pedoni di raggiungere il monte Chaz Dura e godere del magnifico panorama sui 4000 valdostani e sulle alpi francesi» aggiunge il presidente.

«L’impianto chiuso permetterà maggior confort di risalita anche nelle giornate fredde e ventose agli sciatori. Il monte Chaz Dura è centrale per il comprensorio permettendo di raggiungere in tempi rapidi sia il comprensorio francese sia le piste di rientro su La Thuile, inoltre la telecabina permetterà alla scuola di sci di portare in quota le collettive di bimbi in massima sicurezza. L’impianto avrà un notevole impatto anche sullo sviluppo estivo – continua Collomb – permettendo a pedoni e bikers di raggiungere uno dei punti più elevati e panoramici del comprensorio, punto di partenza agevolato per trekking e ciclo turismo».

Il progetto è depositato al Via per le eventuali osservazioni che dovranno pervenire entro 30 giorni dalla pubblicazione (13 settembre).

(erika david)

 

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