Immigrazione in Valle: è in calo per il 10º anno consecutivo; gli stranieri residenti sono 8 mila
È stato presentato il Dossier Statistico Immigrazione 2023; sono preoccupanti i dati relativi al tasso di disoccupazione che in Valle è il triplo della media nazionale
Immigrazione in Valle: è in calo per il 10º anno consecutivo; gli stranieri residenti sono 8 mila.
Continua a calare, per il decimo anno consecutivo, il numero di migranti nella nostra regione.
È questo quanto emerge dal report annuale sull’immigrazione presentato questa sera, giovedì 26 ottobre, alla sede del CSV di Aosta.
Nel 2023 risultano essere 8.004 i cittadini stranieri residenti, pari al 6,5% della popolazione.
Il dato è in calo dal 2012, quando la percentuale di stranieri nella nostra regione rappresentava il 7,2%.
Il 54% è di origine europea
Il 54% degli stranieri attualmente presenti sul territorio valdostano è di origine europea, il 29,5% di origine africana e 5’600 sono gli extracomunitari.
Nonostante l’incremento della percentuale dei lavoratori in Italia secondo il Rapporto annuale della Banca d’Italia, i dati occupazionali dei migranti sono critici.
Tasso di disoccupazione preoccupante
Il 7,3% degli stranieri residenti sul territorio lavora (50,3% uomini e 49,7% donne, dato più elevato rispetto al 41,7% della media nazionale).
Il tasso di disoccupazione degli stranieri è del 13,6%, circa il triplo rispetto alla media nazionale che è del 4,7%.
Irrisori, invece, i dati riguardanti i richiedenti protezione: la nostra regione accoglie meno dello 0,1%, pari a 143 persone a fine giugno 2023, degli stranieri in centri di accoglienza a livello nazionale.
La regione con il minor tasso di accoglienza
Siamo la regione con il tasso minore di accoglienza, seguiti dal Molise con l’1,3% e dal Trentino Alto Adige con l’1,5%.
Anche i dati che riguardano gli adolescenti non risultano elevati: la Valle d’Aosta accoglie 36 minori stranieri non accompagnati, di cui 21 in carico.
La maggior parte di questi ha tra i 16 ed i 18 anni, sono poi presenti due giovani più piccoli e un solo neonato.
Le parole dell’assessora alla Politiche Sociali
L’Assessora alle Politiche Sociali, abitative e alle pari Opportunità del Comune di Aosta Clotilde Forcellati commenta: «Abbiamo il bisogno di accogliere uomini e donne che vogliono investire nella nostra formazione e nel lavoro da un lato e minori che vogliono studiare e mettere radici solide in un paese rispettoso non solo della loro presenza ma anche della loro storia dall’altro.
Non basta accogliere, dobbiamo sviluppare dei percorsi di integrazione sociale e lavorativa per costruire comunità: la politica deve essere un esempio concreto per i cittadini e le cittadine di come sia indispensabile una presenza di qualità per un’accoglienza effettiva.
La rete SAI a cui abbiamo aderito come Comune di Aosta rappresenta il primo step di qualità dove l’accoglienza si unisce ai primi passi nell’integrazione».
L’approfondimento su Gazzetta Matin in edicola lunedì 30 ottobre.
(giulia calisti)