Pensioni e non solo: 2 giornate di sciopero generale venerdì 17 e venerdì 24
Anche il Savt aderisce alla mobilitazioni indetta da Cgil e Uil contestando le mancate risposte del Governo su previdenza, sanità, risorse per i rinnovi dei contratti pubblici e fiscalità
Pensioni e non solo: 2 giornate di sciopero generale venerdì 17 e venerdì 24.
Anche il Savt aderisce allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per le giornate di venerdì 17 e venerdì 24 novembre contro la manovra finanziaria nazionale in fase di approvazione.
Secondo il Savt, «almeno quattro temi cardine non danno risposte convincenti e sono previdenza, sanità, risorse per i rinnovi dei contratti pubblici e fiscalità.
Previdenza
«Sul tema previdenziale, non è accettabile che si stia andando verso un ulteriore inasprimento dei requisiti per accedere alla pensione, oltre che a una diminuzione dell’assegno che verrà erogato» scrive il Savt in una nota.
Secondo il Savt, «il rischio è che le generazioni future versino i contributi per molti anni di lavoro, probabilmente troppi, per poi ritrovarsi con una pensione che non potrà soddisfare le loro esigenze di vita».
Oltretutto – è la riflessione del sindacato – negli anni i diversi Governi non hanno garantito le necessarie condizioni fiscali per fare crescere la fiducia e le adesioni alla previdenza complementare, pilastro che sta diventando sempre più fondamentale per il futuro.
Pensioni e costo della vita
Rimanendo in ambito previdenziale è poi importante sottolineare come ancora una volta non vi sia la necessaria rivalutazione delle pensioni tenendo conto dell’aumento del costo della vita.
Anno dopo anno i pensionati stanno vedendo erodersi la loro capacità di spesa e sempre più persone si avvicinano alla soglia della povertà.
Sanità per tutti
Sul tema sanità, il Savt ritiene «che debba esserci una visione complessiva diversa, economica e normativa, per salvare la sanità pubblica contro la palese volontà di “privatizzare” un servizio fondamentale per tutta la popolazione.
Per quel che riguarda il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, il Savt sottolinea ♫che le risorse stanziate non siano sufficienti per dare le risposte attese in settori fondamentali come quello della sanità e dell’istruzione, consegnando le retribuzioni alla morsa inflazionistica senza tutelarne il potere di acquisto.
Fiscalità e cuneo fiscale
«In ambito di fiscalità e di riduzione del cuneo fiscale vi sono misure da una parte non strutturali, vedi la detassazione, e dall’altra poco efficaci come quella della revisione degli scaglioni Irpef» scrive il Savt in una nota.
La revisione degli scaglioni Irpef, secondo il sindacato, incide solo marginalmente sul reddito delle famiglie e 174rischia di vanificare lo stanziamento di preziose quote di bilancio che in realtà non risultano essere sufficienti. O si trovano maggiori risorse o forse sarebbe meglio destinarle e concentrarle su altri ambiti fondamentali come quello della previdenza».
(re.aostanews.it)