Rifiuti, Valle Virtuosa: «L’esaurimento anticipato della discarica non è una sorpresa»
Il centro regionale di gestione dei rifiuti di Brissogne in una foto d'archivio
Ambiente
di Danila Chenal  
il 26/01/2024

Rifiuti, Valle Virtuosa: «L’esaurimento anticipato della discarica non è una sorpresa»

Termine stimato al ribasso dal 2035 al 2031 l'esaurimento della discarica di Brissogne

Rifiuti, Valle Virtuosa: «L’esaurimento anticipato della discarica non è una sorpresa».

Scrive l’associazione: «Da qualche giorno rimbalza la notizia dell’esaurimento prematuro della discarica di Brissogne, con il termine stimato al ribasso dal 2035 al 2031. E con grande stupore, tutti si domandano cosa succederà dopo, tra 5° lotto, una nuova discarica e la possibilità aleggiata dal TG3 regionale di un accordo con il Piemonte per conferire l’indifferenziato in esubero all’inceneritore del Gerbido a Torino».

Rincara: «Ebbene, siamo spiacenti di dirvi che noi lo sapevamo già! All’indomani del Referendum del 2012 in cui la maggioranza dei valdostani ha detto NO ai trattamenti a caldo dei rifiuti, si sarebbero dovute intraprendere una serie di attività che si trascinano a rilento».

Cahier de doléances

Snocciola le decisioni rimandate: l’accorpamento dei SubAto in un unico ambito, la raccolta “porta a porta” in tutto il territorio regionale, la conseguente e necessaria applicazione della tariffa puntuale, forme di premialità per chi conferisce correttamente materiali di recupero alle isole ecologiche, la raccolta e il trattamento dell’organico su tutto il territorio regionale, il recupero degli oggetti dismessi con la realizzazione di Centri del riuso e della riparazione.

L’affondo

«Dopo 12 anni dalla scelta di gestire e trattare i rifiuti “a freddo” la percentuale media di raccolta differenziata è ferma al 65% (limite che avremmo dovuto raggiungere nel 2012) e la qualità dei materiali differenziati, a causa del perdurare delle raccolte stradali in gran parte della regione, è così scadente che si è costretti a smaltirli in discarica per non pagare penali ai consorzi di filiera (CONAI). Solo Aosta, Sarre e i SubATO che fanno il “porta a porta” recuperano un rifiuto qualitativamente valorizzabile. Il Piano Regionale dei rifiuti 2022-2026 pone degli obiettivi importanti che saranno difficilmente raggiunti senza un coordinamento chiaro da parte della Regione su tutto il territorio regionale».

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