Morte Janira Mellé: opposizione all’archiviazione del fascicolo, il gip si riserva la decisione
La richiesta della famiglie di non archiviare il fascicolo sulla morte della giovane maestra di sci è stata presa in carico nell'udienza di oggi, mercoledì 27 marzo
Si è riservato la decisione il giudice per le indagini preliminari di Torino, al termine dell’udienza di oggi, 27 marzo, dopo l’opposizione della famiglia di Janira Mellé alla richiesta di archiviazione del fascicolo sulla morte della giovane maestra di sci, scomparsa a soli 25 anni il 10 giugno 2023.
La morte di Janira Mellé
La ragazza aveva perso la vita a causa di una meningite batterica contratta, secondo quanto emerso dall’autopsia svolta dal medico legale Roberto Testi, durante le procedure per l’anestesia spinale eseguita in occasione di un intervento alla caviglia avvenuto 4 giorni prima.
Dopo le dimissioni, le condizioni della giovane erano rapidamente precipitate ed è stato inutile il ricovero all’ospedale Parini di Aosta, dove la giovane maestra di sci è morta.
Janira Mellé, il 20 maggio 2023, si era infortunata alla caviglia cadendo in bici in Sicilia durante una vacanza con il fidanzato Didier Perrier.
Da lì, la decisione di rientrare in Valle d’Aosta e di sottoporsi a un intervento alla clinica Fornaca di Torino.
Le indagini e il processo
Il fascicolo, aperto inizialmente ad Aosta, è stato spostato a Torino per competenza territoriale, dopo gli esiti dell’esame autoptico.
La procura torinese ha chiesto l’archiviazione per i due indagati, un medico e un’infermiera.
Alla stessa richiesta si sono accodati i legali dei due professionisti.
La famiglia di Janira, rappresentata dall’avvocato Fabio Foglia Manzillo, ha invece fatto opposizione, chiedendo che vengano fatte ulteriori indagini, in particolare, per verificare se i protocolli sanitari siano stati applicati correttamente.
(t.p.)