Piogge e temperature basse preoccupano Coldiretti Valle d’Aosta per il ritardo delle colture
AGRICOLTURA & TERRITORIO
di Erika David  
il 17/05/2024

Piogge e temperature basse preoccupano Coldiretti Valle d’Aosta per il ritardo delle colture

La pioggia incide sulle tempistiche delle semine e delle fienagioni mentre frutticultura e viticultura sono a rischio per l'eccesso di umidità dice Coldiretti VdA

Piogge e temperature basse preoccupano Coldiretti Valle d’Aosta per il ritardo delle colture.

Questa mattina la Valle d’Aosta si è risvegliata con il sole, ma le previsioni meteo annunciano nuove perturbazioni e nuove precipitazione per i prossimi giorni, con la quota neve tra i 2.300 e i 2.400 metri.

«La pioggia continua incide sulle tempistiche delle semine e delle fienagioni. Frutticultura e viticultura a rischio per l’eccesso di umidità» dice Coldiretti.

Secondo la federazione regionale al momento non è ancora allarme, ma iniziano a emergere criticità che potrebbero peggiorare nei prossimi giorni senza un significativo miglioramento delle condizioni meteo come evidenzia il monitoraggio condotto sulle aziende valdostane.

Le preoccupazioni di Coldiretti VdA

La preoccupazione è soprattutto per il ritardo nelle colture generato dalle temperature ancora basse, la mancanza di sole e le abbondanti precipitazioni.

«Siamo in periodo di semina delle patate e trapianto delle ortive e prossimi al periodo della fienagione, due attività che stanno subendo ritardi a causa delle intense piogge» sottolineano Alessia Gontier e Elio Gasco, presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta.

«Tutte le attività nei campi con i terreni impregnati vanno in difficoltà così come la viticoltura e la frutticultura in cui l’elevata umidità associata alla ripresa vegetative e allo sperato rialzo delle temperature favorisce lo sviluppo di funghi patogeni dannosi per la vite e le piante da frutto».

L’agricoltura – ricorda Coldiretti – è l’attività economica che, più di tutte le altre, vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che, in tutta Italia, hanno superato nel 2023 i 6 miliardi di euro.

(re.aostanews.it)