Arnad, ritorno in grande stile per la Festa del lardo con circa 60 mila visitatori
Lo staff della casetta di Eliseo Bonin
Agro-alimentare, ATTUALITA'
di Sonia Marchese  
il 30/08/2024

Arnad, ritorno in grande stile per la Festa del lardo con circa 60 mila visitatori

Bilancio positivo per la Festa del lardo tornata dopo 4 anni di stop all'area della Keya, dal 22 al 25 agosto

Ritorno in grande stile per la Festa del lardo con circa 60 mila visitatori.

L’oro bianco di Arnad, ovvero il Lardo Dop, non si smentisce e fa nuovamente l’en plein.

Circa 60 mila visitatori

Sessanta mila circa i visitatori che non hanno voluto perdere la festa dedicata all’apprezzato salume tipico valdostano.

Una ventina gli espositori e trecento volontari instancabili per quattro giorni si sono dedicati a una delle feste più grandi, importanti e di successo della nostra regione, la fehta dou lar, giunta alla 51¦ edizione e di ritorno dopo 4 ani di stop.

Lardo

Un fiume inarrestabile di buongustai per quattro giorni ha preso d’assalto località La Keya. Di lardo ce n’era in ogni luogo, dai punti ristoro – le casette in legno con il nome dell’azienda agricola di riferimento – al padiglione gastronomico, tutti rigorosamente avevano almeno una pietanza a base di lardo.

Antipasti, primi con piatti tipici di Arnad, zuppe e minestre di castagne o di orzo, secondi piatti a base di carne, poi l’intramontabile polenta e ancora fontina, biscotti, miele e litri e litri di vino. Ma il protagonista indiscusso è stato sempre lui, il lardo d’Arnad.

Ivo Joly, presidente del Comitato Lo Doil

Ivo Joly, presidente del comitato Lo Doïl è anche tra i promotori storici di questa fortunata manifestazione.

«La festa del lardo è nata negli anni 70 – ricorda – grazie a un gruppo di amici di Arnad, i nostri nonni e i nostri papà, che hanno pensato a fare una festa con protagonista questo gustoso alimento. Inizialmente erano partiti pensando che non riscontrasse successo, poi invece già da subito si è capito che invece era una festa che piaceva, e pure molto» ricorda Joly.

«Da lì poi si sono uniti i macellai del paese, amici, parenti e familiari e, anno dopo anno, il successo si è incrementato fino ad arrivare a oggi».

Sulla preparazione logistica dice Joly: «iniziamo a pensare all’organizzazione molto tempo prima. Ormai sono tanti anni che si svolge e tutti coloro che fanno parte del Comitato sanno come muoversi».

(sonia marchese)

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