Consiglio Valle: salute, lavoro, ambiente e trasporti sono i pilastri del bilancio di previsione
Al bilancio di previsione sono dedicati 4 giorni per l'analisi e la discussione nell'aula consiliare di piazza Deffeyes
Consiglio Valle: salute, lavoro, trasporti e mobilità sono i pilastri del bilancio di previsione.
Al bilancio di previsione sono dedicati 4 giorni per l’analisi e la discussione nell’aula consiliare di piazza Deffeyes.
«Questo è un bilancio di fine legislatura – ha dichiarato il presidente della Regione Renzo Testolin in esordio di lavori -. È una sorta di puzzle a incastri», sottolineando «di non voler vincolare strettamente la prossima amministrazione, ma «seguendo un solco tracciato, dando un’impronta di continuità negli anni a venire».
L’opposizione
Dure critiche sono arrivate dal banco della Lega Vallée d’Aoste. «Il bilancio ha un’ottica miope – ha detto il capogruppo Andrea Manfrin -. È cresciuto del 4,7% il reddito delle famiglie, ma è calato dello 0,5% il potere di acquisto. A luglio 2024 Aosta è stata valutata la città più cara d’Italia con una spesa media per famiglia di 1.331 euro a persona/anno rispetto ai 1.049 del Trentino e ai 1.019 di Roma. Nell’edilizia convenzionata poi un quarto dei nuclei familiari non riesce a pagare l’affitto. Praticamente il 25% è moroso. E un terzo non riesce a pagare le spese condominiali».
Manfrin propone di usare i fondi europei per gli immigrati e non i soldi dei valdostani e, ancora, uno sportello per gli uomini maltrattati, dopo i recenti episodi di cronaca (un uomo stuprato da una coppia, un disabile picchiato e un avvelenamento ndr).
Altri interventi
Critico anche Pierluigi Marquis capogruppo di Forza Italia: «Oggi è più difficile fare impresa in VdA per effetto del problema logistico dei trasporti che fa acqua da tutte le parti. Questo bilancio di previsione non risolve i problemi. C’è il grande tema dei rifiuti per la discarica di Brissogne che la maggioranza dice che sarà satura nel 2031, mentre il gestore lamenta che è già prossima alla saturazione».
Rincara la dose Erika Guichardaz, capogruppo di Progetto civico progressista: «Manca una programmazione finanziaria. Non ci sono risposte ai valdostani. Ci sono più tasse e meno utili per le imprese».
Lo svincolo di Santhià, il caro-autostrada e la gestione dei rifiuti sono i punti dolenti per Diego Lucianaz, Rassemblement Valdôtain, che conclude: «Il bilancio è grasso, ma i valdostani stanno tirando la cinghia».
Il documento contabile
Il bilancio di previsione del 2025 ammonta a 1 miliardo e 897 milioni, con 78 milioni in più rispetto al 2024, mentre per il 2026 si prevede 1 miliardo e 707 milioni. Infine, per il 2027 la previsione di chiusura in pareggio è di 1 miliardo e 608 milioni. Le entrate risultano superiori alle previsioni, in salita del 5,5%, nonostante la diminuzione di 10 milioni dell’Irpef dallo Stato alla Regione.
E ci sono 230 milioni di euro di investimenti (in aumento rispetto agli ultimi anni). Il 23,27% va alla sanità, il 13% all’istruzione e il 12% all’autonomia locale, il 19% alla Società di servizi VdA. Aumenta del 15% la spesa per il personale della Regione a causa dell’aumento del contratto.
Interventi mirati
Tra gli interventi mirati, aumenta a 52 milioni l’investimento per la protezione civile e il soccorso (erano 32 milioni nel 2024), 15 milioni per il recupero del priorato di Sanit-Bénin ad Aosta come sede del convitto regionale Chabod, 58 milioni per la viabilità, 26 milioni per le strutture sportive (compresa pista ciclabile tra Pont-Sant-Martin e Courmayeur), per fare alcuni esempi.
(elena rembado)