Trofeo Mezzalama, Adriano Favre: «Un’edizione straordinaria»
Il direttore di gara Adriano Favre
SPORT
di Alessandro Bianchet  
il 28/04/2025

Trofeo Mezzalama, Adriano Favre: «Un’edizione straordinaria»

Il direttore di gara promuove a pieni voti l'edizione appena andata in archivio, così come l'esperimento della cordata a due

«Un’edizione straordinaria». Definisce così il direttore di gara Adriano Favre la prima edizione a coppie del Trofeo Mezzalama.

Il trionfo di Robert Antonioli e Michele Boscacci, il grande spettacolo, il tempo a dir poco clemente, sono stati tutti ingredienti fenomenali di un 2025 da ricordare.

Trofeo Mezzalama: «Edizione straordinaria»

Insomma, riposta l’ultima palina in magazzino, Adriano Favre traccia un bilancio estremamente positivo di questo Trofeo Mezzalama.

«È stata un’edizione straordinaria, sia per la qualità dell’innevamento sul percorso, sia per le condizioni meteo assolutamente eccezionali per la quota. La cordata a due è assolutamente vincente. Dal punto di vista della gestione della gara è tutto molto più fluido, le discese risultano più facili e la velocità è più sostenuta. Anche per noi organizzatori la gestione della sicurezza è migliorata: le manovre di corda sono più gestibili e durante la camminata in cresta si riduce di un terzo la possibilità di caduta. Con totale assenza di vento e presenza quasi nulla di ghiaccio nei passaggi più tecnici, questo Mezzalama è risultato molto facile anche per gli atleti: tant’è che molti, all’arrivo, hanno sottolineato queste condizioni straordinarie rispetto alle edizioni precedenti».

Cordata a due, «scelta vincente»

La scelta della cordata a due come si è dimostrata?

«La cordata a due è assolutamente vincente. Dal punto di vista della gestione della gara è tutto molto più fluido, le discese risultano più facili e la velocità è più sostenuta. Anche per noi organizzatori la gestione della sicurezza è migliorata: le manovre di corda sono più gestibili e durante la camminata in cresta si riduce di un terzo la possibilità di caduta».

Durante il Trofeo Mezzalama sono salite migliaia di persone ad applaudire i grandi campioni e gli amici in gara. Di quali numeri stiamo parlando?

«In effetti, durante i miei sorvoli in elicottero, la lunga fila quasi ininterrotta che saliva verso il Monte Rosa era impressionante. Da Punta Indren si vedeva un’unica fila di alpinisti in salita. Anche dal versante di Breuil-Cervinia moltissima gente si è incamminata verso il Breithorn dove al Colle era posto il primo cancello orario per gli atleti.

Ieri è stata l’occasione giusta per vivere l’atmosfera del Trofeo Mezzalama e regalarsi una gita in alta montagna con condizioni eccezionali.

Non dimentichiamo che in quota era attiva una macchina di controllo e sicurezza che ha permesso a molti di salire più serenamente, sapendo che, in caso di necessità, l’esercito di soccorritori era pronto a intervenire immediatamente.

Il percorso della Maratona dei Ghiacciai è messo in sicurezza e segnalato con le paline: quest’anno non è servito, ma in passato tante persone hanno potuto ringraziare quelle tracce per riuscire a rientrare, soprattutto in presenza della nebbia pomeridiana.

Devo anche sottolineare il contributo fondamentale della Regione Valle d’Aosta in tema di sicurezza, grazie al Soccorso Alpino e alla presenza dell’elicottero sanitario sul parterre d’arrivo, pronto a intervenire in ogni momento».

I numeri sono impressionanti.

«Tutti questi appassionati – continua Adriano Favre -, circa 1800 dal versante di Breuil-Cervinia e 2000 da quello del comprensorio Monterosa Ski, sono saliti in quota grazie all’apertura eccezionale degli impianti prima dell’alba e ai prezzi agevolati dello skipass. Il nostro ringraziamento va alle quattro società che hanno reso possibile questa agevolazione: Cervino Spa, le Funivie di Zermatt con il nuovo impianto del Piccolo Cervino, Monterosa SpA e Monterosa 2000 di Alagna».

Il pericoloso atterraggio del Piper

È diventato virale il video del piccolo aereo Piper che è atterrato e decollato poco distante dal campo di gara del Trofeo.

«Ho da poco visto le immagini di queste manovre spericolate. Durante la competizione non abbiamo ricevuto segnalazioni. L’atterraggio sul pendio e il relativo decollo sono avvenuti presumibilmente al Colle Sesia dopo Colle del Lys, una zona non interessata dal passaggio della gara».

(re.aostanews.it)

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