Sipario su Novendiali Francesco, da mercoledì Conclave per successore
Roma, 4 mag. (askanews) – In Vaticano il lutto della Chiesa cattolica per la morte di papa Bergoglio lascia il posto alla politica per la scelta in pochi giorni del suo successore. Con la fine dei nove giorni filati di Messe in suffragio di Francesco, il Collegio dei Cardinali allargato composto da 252 porpore che ormai da due settimane governa la Sede Vacante per passa il timone al collegio più ristretto dei Cardinali elettori a 133 membri, 131 dei quali arrivati a Roma. Sarebbero dovuti essere 136: due hanno dato forfait perchè ammalati e Angelo Maria Becciu ha rinunciato per la vicenda giudiziaria e canonica che lo coinvolge.
Concluse le Messe in ricordo di Papa Bergoglio, dunque, da domani si tratta e si conta sul successore: la seduta doppia mattina e pomeriggio delle Congregazioni certifica che allo stato un nome certo non c’è. Oltre le doppie Congregazioni, per i soli elettori domani è anche giorno di giuramento sulla segretezza di quato accadrà si dirà e accadrà in Conclave da mercoledì pomeriggio. Martedì ultime sedute delle Congregazioni. Mercoledì mattina alle 10 ultimo appuntamento collegiale di tutti i Cardinali con la Messa “pro eligendo romano Pontefice” concelebrata dalle porpore dei cinque continenti accorsi a Roma, presieduta dal Decano Card. Giovan Battista Re. La richiesta allo Spirito Santo è di guidare testa e mano dei 133 elettori che dal pomeriggio sono chiamati a incarnare in Cappella Sistina la Divina Provvidenza. Roma, 4 mag. (askanews) – L’elezione del nuovo Papa, stando alla durata media di due giornate dei conclavi dal 1900 a oggi, è improbabile già mercoledì alla fumata delle 19 al termine della prima votazione. E’ assai possibile giovedì in una delle quattro votazioni e due fumate (pre 12 e 19 ) in programma. E’ considerata non rinviabile oltre in una delle altre quattro votazioni e due fumate schedulate venerdì prossimo. Se da stasera all’ “extra omnes” che mercoledì alle 17 serrerà a chiave la clausura della Sistina i Cardinali elettori non troveranno un accordo blindato da un centinaio di voti sicuri su un nome che ad oggi non è raggiunto , la prima fumata sarà nera.
Con la conseguenza che la prima cena e il primo dopo cena in conclave dei 133 elettori – saranno decisivi per riflettere sul risultato di quel primo voto. Espresso depositando la scheda “eligo in summum ponteficem R.D. Meum D. Card……..”. E dopo aver ad alta voce proclamato davanti al Dio del Giudizio Universale di Michelangelo che separa condannati e salvati: “Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto”..
E’ infatti la prima votazione che, se non risolutiva, è chiamata a dire se e e chi cresce, se e chi non decola fra i vari cardinali al momento destinati a entrare papabili in conclave (Parolin, Zuppi, Pizzaballa gli italiani più forti; Greich Aveline Erdo gli europei non italiani più in crescita; Tagle l’asiatico più gettonato; Besongu l’africano che raccoglie i più numero consensi; Dolan l’americano che al momento prova ancora a restare in partita). O se invece è ora di mettere in campo un nome nuovo risolutivo, come è stato appunto per la scelta di papa Woityla e di papa Bergoglio e non invece è servito fare per papa Ratzinger.
Da oltre un secolo al terzo giorno di votazioni si è arrivati solo per l’elezione di Giovanni Paolo II: il papa polacco outsider scelto dalla Provvidenza per mettere fine all’impasse dello scontro tutto italiano Siri (guida dei conservatori) e Benelli (candidato dei Progressisti) per la successione a Paolo VI.
La Provvidenza in Cappella Sistina attraverso i Cardinali nei Conclavi dell’ultimo secolo ha sempre agito così. Da domani mattina a mercoledì sera sarà in panchina, in osservazione e ascolto di quanto i 133 elettori faranno e diranno fra loro. Poi parlerà dal balcone di san Pietro, manifestandosi con l’”Habemus Papam”, nella voce del Cardinale Protodiacono Dominique Mamberti. Che stasera ha congedato definitamente il Ponticato Bergoglio celebrando l’ultima messa del lutto per lui della Chiesa dei Novendiali. E che la prossima settimana dirà alla folla in attesa in piazza san Pietro e ai milioni di fedeli davanti alle tv di tutto il mondo chi sarà il nuovo Papa “profeta operatore di pace” che il Collegio dei Cardinali planetario creato da Francesco nell’ultima dichiarazione pubblica prima di passare la staffetta ai soli elettori ha profilato.
Mamberti questa sera ha descritto la missione pastorale affidata da Cristo a san Pietro come “amore e servizio per Dio e per gli altri nella responsabilità”, ricordando come Papa Francesco sia stato in questo “maestro esemplare fino alla fine”, finache “ammonendo i potenti della terra”. Ed è un fatto che il Conclave per il “papa dell’amore della pace” che sarà chiamato a succedere a Francesco si svolga nei giorni della tregua unilaterale nella guerra all’Ucraina dichiata da Putin per onorare la parata del 9 maggio a Mosca per gli 80 anni dalla vittoria sul nazifascismo.