In 2024 in startup AgriFoodTech investiti solo 100 mln (-28%)
Roma, 14 mag. (askanews) – Nel 2024 sono stati investiti in startup AgriFoodTech poco più di 100 milioni di euro, in calo del 28% rispetto al 2023 e del 36% sul 2022. Ma non solo. Gli altri principali paesi europei come Regno Unito, Germania, Francia e Spagna spendono 5 volte più di noi nel settore. E’ quanto emerso dal primo “Rapporto sulla Trasformazione Tecnologica della Filiera Agroalimentare. Il Contributo della Startup Economy”, presentato oggi al Senato. Si tratta di un progetto promosso da Federalimentare, sostenuto da Confagricoltura e realizzato dal Centro di Ricerca Luiss-X.ITE, con la collaborazione degli esperti di Linfa AgriFoodTech Fund.
Il Rapporto evidenzia come, nonostante la filiera agroalimentare, dal campo alla tavola, pesi per circa il 30% del PIL italiano il potenziale della startup economy per la trasformazione tecnologica dell’agroalimentare Made in Italy sia ancora in gran parte inespresso. E come, nonostante il fermento dello startup ecosystem, sia necessario un investimento di attenzione e risorse da parte di tutti gli attori istituzionali e imprenditoriali.
Nonostante la storia e la posizione fondamentale dell’agroalimentare in Italia, il decremento di investimenti del settore dell’AgriFoodTech è una tendenza degli ultimi 2 anni solo in parte spiegata dall’emergenza Covid, che nel 2022 aveva spinto gli investimenti su startup in grado di innovare il mondo del commercio e dei servizi legati al cibo.
Regno Unito, Germania, Francia e Spagna investono più dell’Italia e, rapportando questo differenziale rispetto al peso che l’agroalimentare ha sul PIL dei diversi paesi, il divario appare davvero abnorme. Confrontando quanto investito in Italia con la media di quattro paesi europei di riferimento, emerge che per colmare il gap, per esempio, in rapporto al valore produzione agricola, il valore degli investimenti Agri&FoodTech dovrebbe essere oltre 500 milioni di euro annui. Ben 5 volte di più rispetto al dato reale del 2024.
Nel rapporto sono state mappate ben 550 startup, di cui 280 hanno avuto accesso ad almeno un round di investimento, seppure in gran parte in fase pre-seed o seed. Ecco che maggiori capitali e più investitori, sia professionisti del venture capital sia corporate, dovrebbero essere attratti e incentivati. Inoltre, le innovazioni AgriFoodTech in oltre l’80% dei casi vanno a beneficio della de-carbonizzazione e quindi del clima, ma anche della produzione di energia e del migliore uso di risorse ambientali quali acqua e terra.