Regione Fvg, crisi nella maggioranza: Lega e Fi rimettono deleghe
Roma, 18 mag. (askanews) – Si è aperta la crisi tra le forze politiche della maggioranza in Friuli Venezia Giulia, regione guidata dal leghista Massimiliano Fedriga. Gli assessori regionali dalla Lega, dalla lista Fedriga e di Forza Italia hanno rimesso nelle mani del governatore le proprie deleghe.
“Ritenendo la crisi ormai aperta, abbiamo rimesso tutte le nostre deleghe nelle mani del Presidente, confermandogli piena fiducia e affinché possa decidere con la massima serenità il da farsi”, ha annunciato il segretario della Lega del Friuli Venezia Giulia Marco Dreosto in una nota al termine di un vertice di maggioranza al quale hanno partecipato oltre a Deostro, il governatore Fedriga, il segretario di Fdi, Walter Rizzetto, quello di Forza Italia, Sandra Savino, il segretario dell’Udc, Angelo Compagnon e il portavoce di Fedriga, Edoardo Petiziol, referente della lista che porta il nome del presidente.
“Nel corso della riunione di maggioranza di oggi, i segretari regionali delle forze politiche hanno affrontato con preoccupazione la situazione venutasi a creare dopo le dichiarazioni del ministro Ciriani, che di fatto, hanno aperto un’irresponsabile crisi di maggioranza. Parole che rappresentano una forzatura rispetto all’equilibrio e all’autonomia della gestione regionale, mosse più da ambizioni politiche personali che da un reale interesse per il buon governo del territorio”, si legge nella nota leghista.
Nella nota, la Lega sottolinea di non aver “mai usato la stampa per sollevare criticità: i problemi, quando ci sono, si affrontano nei luoghi istituzionali, con responsabilità, specie tra alleati. Come primo partito della maggioranza, difendiamo la dignità del nostro ruolo e respingiamo esternazioni opache e strumentali che tentano di mettere in discussione l’operato del Presidente Fedriga e della sua Giunta, che continuano a godere di un ampio consenso tra i cittadini”. La palla ora passa nelle mani del presidente Fedriga che si è preso 48 ore di tempo per decidere che forma dare alla crisi: martedì 20 maggio il governatore incontrerà a Venezia la premier Giorgia Meloni.
“Innanzi ad una situazione regionale certamente meritevole di attenzione, credo che l’ottimo operato della Giunta regionale e della stessa maggioranza debba proseguire sino alla sua naturale scadenza del 2028”, scrive in una nota Rizzetto. “Ritengo anche che, come oggi ho riferito e cercato di motivare, alcune posizioni, seppur espresse in modo incisivo, siano da attribuire a situazioni locali e che per nulla scalfiscano la tenuta della maggioranza. Nel ribadire che per FdI si deve andare avanti a lavorare per il bene del Friuli Venezia Giulia e dei suoi cittadini, mi auguro che un chiarimento sia servito, forse ne seguiranno altri ma ricordo, in primis a me stesso, che la Politica vive anche di questi passaggi. Al posto di immaginare oggi papabili candidati per il 2028 continuiamo ad impegnarci per creare posti di lavoro, scongiurare crisi aziendali, sostenere le famiglie, tutelare l’ambiente, crescere nelle infrastrutture, tutelare i più deboli, aiutare le aziende, dare risposte ai giovani ed agli anziani”.