Parità di genere in giunta, pronto un disegno di legge
A sollecitare la presentazione della proposta di legge a garanzia della rappresentanza di genere è stata in Aula la consigliera leghista Raffaella Foudraz
Parità di genere in giunta, pronto un disegno di legge. Lo ha anticipato il capo dell’esecutivo Renzo Testolin, intervenendo in aula nella discussione di una mozione del gruppo Lega VdA – respinta con 26 voti di astensione e 6 a favore – con cui si voleva impegnare la prima Commissione ad elaborare una specifica proposta di legge per garantire la presenza di entrambi i generi nella composizione della Giunta regionale.
La comunicazione
«La proposta di legge che prevede la presenza di entrambi i generi in Giunta sarà portata all’attenzione del Consiglio dopo il 5 giugno.L’attività della maggioranza è chiara: agiamo con la serietà che da sempre ci contraddistingue e la convinzione di lavorare per dare chiarezza e affidabilità alle scelte che abbiamo messo in campo» ha annunciato Testolin.
A sollecitare la presentazione della proposta di legge a garanzia della rappresentanza di genere è stata in Aula la consigliera leghista Raffaella Foudraz: «questa iniziativa nasce a seguito dell’ordine del giorno presentato dai Capigruppo di maggioranza – ha ricordato – nel febbraio scorso che citava l’importanza della promozione della parità di genere nelle istituzioni governative per contribuire a una più ampia rappresentatività delle diverse istanze sociali e una governance più equa. Che ne è stato di questo ordine del giorno presentato dai colleghi uomini? Quando si prevede di dare corso a quanto approvato dal Consiglio?»
La spiegazione
Il Presidente della prima Commissione, Erik Lavevaz (UV), ha spiegato che «l’impegnativa della mozione non è stata dimenticata: si è lavorato al testo della norma che è sostanzialmente pronto. A seguito della recente modifica della legge elettorale statutaria per l’elezione del Consiglio regionale, è stata avviata la raccolta firme per la realizzazione del referendum confermativo, il cui termine è previsto per i primi giorni di giugno. Solo allora sapremo se può essere promulgata o se, invece, partirà l’iter per l’effettuazione del referendum.
«Anche la modifica relativa all’introduzione del genere meno rappresentato in Giunta – ha argomentato – riguarda una norma statutaria: quella sull’elezione della Giunta. L’idea condivisa in maggioranza è quella di presentare la modifica sulla presenza di entrambi i generi dopo il 5 giugno in modo da evitare che si accavallino più procedure statutarie e si aumenti la confusione su procedure già complesse».
(re.aostanews.it)