Vino, Mediobanca: 65% del patrimonio netto è detenuto da famiglie
Milano, 27 mag. (askanews) – L’assetto proprietario del settore vinicolo italiano resta fortemente ancorato alla dimensione familiare: il 65% del patrimonio netto è infatti detenuto da famiglie, quota che sale all’81,5% se si considerano anche le cooperative. Gli investitori finanziari partecipano al 10,7% dei mezzi propri, banche e assicurazioni per il 5% e fondi di private equity per il 4,1% del patrimonio netto. Trascurabile il rapporto con i mercati finanziari: solo due società sono quotate all’AIM dal 2015: Masi Agricola e IWB. È quanto si evince dall’indagine dell’Area studi di Mediobanca sul settore vinicolo in Italia.
Nel 2024-aprile 2025 la Toscana, con sei deal, e il Friuli-Venezia Giulia, con tre, hanno fatto da sfondo al maggior numero di operazioni di M&A. Attrattive anche le Isole (quattro operazioni complessivamente). L’incertezza legata ai consumi ha frenato l’interesse dei fondi comuni di investimento, mentre si consolida il rapporto tra Italia e Stati Uniti con quattro operazioni oltreoceano. Difficoltà economiche ma anche tematiche di passeggio generazionale spingono il processo di fusione e acquisizione. La transazione è in corso di esecuzione per il 40% circa delle aziende, oggetto di valutazione per il 16% e già stata affrontata e risolta per il 30% degli operatori.