Federica Brignone, lesioni importanti ma è escluso l’intervento al legamento crociato anteriore
Al J Medical di Torino, la conferenza stampa di aggiornamento delle condizioni della pluricampionessa di La Salle
Federica Brignone, lesioni importanti ma è escluso l’intervento al legamento crociato anteriore.
Sulle Olimpiadi di Milano-Cortina, resta un grande punto interrogativo ma sembra scongiurata la necessità di un intervento chirurgico al legamento crociato anteriore.
Lo ha detto oggi il presidente della Commissione Medica della Fisi, il dottor Andrea Panzeri che esattamente due mesi fa, – era il 3 aprile – ha operato Federica Brignone alla clinica La Madonnina di Milano.
La conferenza stampa di oggi al J Medical
Al J Medical di Torino si è infatti tenuta una conferenza stampa di aggiornamento delle condizioni della campionessa del mondo di gigante e detentrice della sfera di cristallo, a due mesi dalla rovinosa caduta durante la seconda manche del Gigante tricolore all’Alpe Lusia.
Erano presenti il numero 1 della Commissione medica federale, il dottor Alberto Panzeri e il responsabile dei fisioterapisti del J Medical Federico Bristot.
«Lesione importante ma il legamento crociato non dà preoccupazioni»
Le condizioni del ginocchio sinistro della tigre di La Salle sono severe ma dalle parole del professor Panzeri è emerso un barlume di ottimismo: «la situazione è buona, il legamento crociato non dà preoccupazione, a oggi possiamo escludere un intervento.
Ci sono legamenti interessati che abbiamo suturato, la lesione è importante, ma non opereremo».
Brignone ha cominciato sin da subito il percorso di recupero, tra fisioterapia e riabilitazione.
«Questi due mesi sono trascorsi rapidamente, passo tantissimo tempo qui al J Medical e al tempo stesso mi sembra di avere appena iniziato a lavorare – ha detto Federica Brignone -.
Ho voglia di lavorare e riprendere a camminare il prima possibile, mi manca troppo l’indipendenza».
«Non posso certo tornare sugli sci su una gamba sola»
Sull’orizzonte Giochi Olimpici, la tigre di La Salle non si sbilancia: «mi piacerebbe poter dire che sarò sicuramente a Milano Cortina 2026 ma non posso saperlo e prima di tutto devo recuperare per la mia salute, poi per lo sci e per le gare.
Fino a quando non appoggerò il peso sul piede non potrò sapere quando tornerò sulla neve. Lo farò quando starò bene, non posso certo farlo su una gamba sola».
(c.t.)