Al Festival Montagna Fiorentina la Londa School of Economics
Firenze, 11 giu. (askanews) – Prende il via oggi, 11 giugno, la seconda edizione del Festival della Montagna Fiorentina, un evento unico che celebra i territori di Londa e San Godenzo nell’Appennino Tosco-Romagnolo, a meno di un’ora da Firenze. Tra i partecipanti alla manifestazione spicca la neonata Londa School of Economics, un progetto innovativo che sfida frontalmente le logiche dell’economia tradizionale e che porta al festival una riflessione profonda su come ripensare completamente i paradigmi dello sviluppo.
“L’idea partiva da una provocazione”, spiega Ugo Biggeri, direttore scientifico della scuola e rappresentante per l’Europa della Global Alliance for Banking on Values, tra i fondatori di Banca Etica. “La sostenibilità in economia, il cambiamento paradigmatico di cui abbiamo bisogno, non potrà arrivare dalle grandi scuole di economia perché sono dello stesso schema mentale che in realtà ha creato il problema”.
La Londa School of Economics (londaschoolofeconomics.com) ha già prodotto un working paper di 80 pagine che identifica cinque principi fondamentali per un’economia davvero sostenibile, che non si limiti agli aspetti meramente economici ma consideri come si sta insieme, il rapporto con la natura, il governo locale e cosa significhi stare bene. La scuola contribuisce al festival con una serie di talk di approfondimento che spaziano dalla resistenza storica alle sfide ambientali contemporanee, dall’agroecologia alla cultura come leva di sviluppo territoriale.
“Non andiamo con una formula già pronta -chiarisce Biggeri- ma cerchiamo di favorire il mutuo aiuto delle aree interessate”. Sul territorio opera una figura di facilitatore che ascolta le realtà imprenditoriali e associative, cercando di capire i loro bisogni reali piuttosto che imporre soluzioni dall’alto. Questo approccio “dal basso” riflette una critica profonda al modello economico dominante: “L’economia non si può limitare agli aspetti meramente economici, ma se vogliamo sia sostenibile deve riguardare come si sta insieme, il rapporto con la natura, il rapporto con il governo locale e cosa vuol dire stare bene”, spiega il direttore scientifico.
La visione di Biggeri, forte di una carriera che lo ha visto tra i fondatori di Banca Etica (di cui è stato presidente dal 2010 al 2019) e di Etica Sgr, si basa su un paradosso apparente: territori che l’economia dominante considera “improduttivi” sono in realtà luoghi dove “ci sono persone che ci vivono, ci lavorano, stanno bene anche se da un punto di vista dell’economia tradizionale non ci dovrebbe stare nessuno”. Il festival diventa così il palcoscenico per testare queste teorie, offrendo ai partecipanti la possibilità di soggiornare gratuitamente in campeggio e lavorare in postazioni di coworking, sperimentando nuove modalità di abitare temporaneamente la montagna.
L’obiettivo è ambizioso: intercettare non solo chi è già interessato alle aree interne, ma anche “amministratori pubblici, politici, imprenditori che si rendono conto che bisogna fare dei cambiamenti nel nostro approccio all’economia”, come spiega Biggeri. La scuola punta a creare nei prossimi anni corsi di livello internazionale sui temi del working paper, portando relatori di fama mondiale a confrontarsi con le specificità dei territori montani.
La provocazione intellettuale della Londa School si inserisce in un contesto di cambiamento già in atto. Contrariamente alla narrativa dello spopolamento inarrestabile, Biggeri evidenzia come “negli ultimi anni i numeri rimangano sostanzialmente stabili, addirittura in alcune situazioni ci sono piccole crescite”. Il Covid ha accelerato questa inversione di tendenza: “Si è riscoperto le modalità di lavoro in remoto, quindi alcune categorie di lavoratori hanno capito che possono lavorare anche da altri luoghi”.
Ma non si tratta solo di smart working: c’è una riscoperta più profonda del valore delle aree interne. “Bisogna ragionarci molto per capire come mettere in atto i servizi e le relazioni che si è abituati a trovare nei centri urbani”, ammette Biggeri, ma il potenziale c’è tutto.
La Londa School of Economics prende forma grazie a una rete di partner e sostenitori, e diventa realtà con il contributo del Bando STAI – Sviluppo Territoriale Aree Interne dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese. Una delle particolarità della scuola è il servizio di facilitazione d’impresa, che viene messo a disposizione gratuitamente grazie a Fondazione CR Firenze.
Il festival della Montagna Fiorentina, che si svolge a Londa dall’11 al 15 giugno e a San Godenzo dal 14 al 20 luglio con un programma che spazia da talk di approfondimento a concerti sotto le stelle, diventa così anche un’occasione per sperimentare concretamente questa visione alternativa dell’economia.
L’evento promosso dai Comuni di Londa e San Godenzo in partenariato con LAMA Impresa Sociale e con il sostegno dei fondi NextGenerationEU e del PNRR Cultura, dimostra come sia possibile coniugare tradizione e innovazione, cultura e sviluppo economico, in una visione integrata che mette al centro le persone e l’ambiente.