Industria: verso la chiusura Core Informatica, 59 lavoratori a casa
Per alcuni dei lavoratori in forza nelle sedi di Pont-Saint-Martin e Ivrea si profila la prosecuzione dell’attività lavorativa in esercizio provvisorio, gli altri a casa con l'indennità di disoccupazione Naspi
Industria: verso la chiusura Core Informatica, 59 lavoratori a casa. I sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil Valle d’Aosta, Uilm Uil Canavese sentenziano: «Cronaca di una morte annunciata».
La procedura
Entro una settimana verranno portati i libri contabili in Tribunale e si va verso la liquidazione giudiziaria. Per alcuni dei lavoratori in forza nelle sedi di Pont-Saint-Martin e Ivrea si profila la prosecuzione dell’attività lavorativa in esercizio provvisorio, gli altri a casa con l’indennità di disoccupazione Naspi.
Il verdetto
«Il verdetto che esce dal secondo incontro avvenuto tra sindacati – prosegue la nota sindacale, azienda (non si è presentato all’incontro l’amministratore delegato Roberto Volpe) e prefettura valdostana non lascia scampo. E, anche se tra i circa sessanta lavoratori della Core Informatica lo spettro della chiusura era nell’aria, ieri pomeriggio in un’assemblea estemporanea è arrivata la sentenza definitiva: Core informatica chiuderà».
La situazione
I segretari generali Hans Pistolesi (Fim VdA), Fabrizio Graziola (Fiom VdA), Luca Cortese (Uil canavese ) e Deborah Bonacci, funzionaria Uilm canavese, hanno illustrato alle lavoratrici e ai lavoratori la situazione, cercando di mettere in sicurezza stipendi e Tfr.
«Rimane da prendere una parte della retribuzione di aprile, tutto maggio e gli arretrati. Niente welfare, in standby i buoni pasto» sottolineano i sindacati di categoria.
Acquisita nel 2018 dal gruppo Netcom, per l’azienda è stato un lento declino.
Aggiungono i sindacati valdostani e piemontesi, rivolgendosi alle lavoratrici e ai lavoratori di Core Informatica: «Il curatore fallimentare potrebbe decidere di proseguire nell’attività lavorativa in esercizio provvisorio, portando a termine le ultime poche commesse rimaste».
(re.aostanews.it)