Copa e Cogeca: intervenire su import fraudolento di rifiuti
Roma, 13 giu. (askanews) – Copa e Cogeca sollecitano la Commissione Europea interventi a fronte dell’impennata delle importazioni fraudolente di rifiuti e residui per i biocarburanti. E, in vista del Consiglio “Trasporti ed Energia” del 16 giugno, hanno inviato una lettera formale al Presidente del Consiglio e al Commissario europeo per l’Energia, delineando le richieste chiave per affrontare la questione e ripristinare la fiducia nei sistemi di certificazione e nell’integrità del mercato.
Per Copa e Cogeca, contrariamente al suo scopo originale, il moltiplicatore del contenuto energetico – o doppio conteggio – applicato nell’ambito degli obiettivi di trasporto della Direttiva sulle energie rinnovabili (RED) è sempre più spesso oggetto di abusi, trasformandosi in un punto di accesso per un’ondata di importazioni fraudolente di materie prime, che vanno dall’olio da cucina esausto, agli effluenti di olio di palma e all’etanolo avanzato.
Sebbene il meccanismo del doppio conteggio sia stato originariamente concepito dai colegislatori dell’UE per sostenere la transizione verde, “ora sta sollevando serie preoccupazioni tra gli agricoltori e le cooperative agricole europee”, spiegano. A differenza di altre materie prime elencate nell’Allegato IX della RED, gli oli vegetali esausti, che hanno un elevato contenuto energetico, sono soggetti a un intenso commercio globale, il che li rende particolarmente vulnerabili alle frodi e a una scarsa tracciabilità.
Di conseguenza, la concorrenza sleale contro i biocarburanti UE derivati da colture e rifiuti si sta intensificando, mentre il meccanismo incentiva inavvertitamente la domanda di olio di palma e aumenta il rischio di cambiamento indiretto della destinazione d’uso dei terreni (ILUC).
Per Copa e Cogeca “è urgente un’azione immediata e coordinata per ripristinare l’integrità del mercato, ricostruire la fiducia nei sistemi di certificazione e salvaguardare gli obiettivi energetici e ambientali a lungo termine dell’UE.
Nella loro lettera, il Copa e la Cogeca chiedono quindi di eliminare il meccanismo di doppio conteggio; rafforzare le norme di certificazione e audit; garantire la coerenza dei sistemi di bilancio di massa lungo l’intera filiera produttiva; responsabilizzare gli utilizzatori finali di biocarburanti in merito alla validità e alla verifica dei certificati di sostenibilità; e armonizzare le definizioni delle materie prime di cui all’Allegato IX per prevenire le frodi.