Incidente: giovane in bici travolto da due auto a Gressan, è grave
Il fatto è avvenuto questa mattina, intorno alle 8, sulla regionale, all'altezza dell'attraversamento pedonale in uscita dalla pista ciclabile. Il sindaco Michel Martinet: «Da tempo do l'allarme, quella strada è pericolosa e abbiamo le mani legate»
È in gravi condizioni, in prognosi riservata nel reparto di rianimazione, il giovane valdostano di 17 anni rimasto vittima questa mattina, intorno alle 8.30, di un incidente sulla regionale di Gressan.
Incidente a Gressan: ragazzo travolto in bici
Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo stava attraversando in bici sulle strisce pedonali nei pressi del ristorante Le Bon Plat e dell’azienda agricola Bisson, dove la pista ciclabile risale verso la regionale, quando è stato investito da un’auto.
L’urto lo avrebbe sbalzato contro un altro mezzo che stava sopraggiugendo in quel momento.
I conducenti di entrambi i veicoli si sono fermati a soccorrere il malcapitato, portato d’urgenza dal 118 al pronto soccorso dell’ospedale Parini.
Le condizioni del ragazzo, su cui permane il massimo riserbo, sarebbero gravi.
Sul fatto sta indagando la polizia.
Il sindaco di Gressan: «Ho lanciato l’allarme tante volte»
Con le dinamiche dell’incidente ancora da chiarire completamente, il sindaco di Gressan, Michel Martinet, non le manda a dire.
«Ho lanciato l’allarme tantissime volte da quando ci hanno praticamente costretti a staccare i rilevatori di velocità – esclama -. Il Comune ha fatto tutto quanto in suo potere».
Michel Martinet si toglie anche qualche sassolino.
«Quando abbiamo installato gli autovelox, siamo stati accusati di voler far cassa – continua -, salvo poi, quando accadono fatti gravi, venire accusati di non fare niente. La questione, forse, non riguarda propriamente questo caso, ma la sicurezza è un problema sulla regionale. È la strada più frequentata della zona dopo la Statale, abbiamo scuole, esercizi commerciali e altro proprio a ridosso e noi vogliamo garantire l’incolumità di automobilisti, soggetti fragili e residenti».
La questione autovelox, peraltro, non si sblocca.
«Nonostante il nuovo decreto dei giorni scorsi, siamo ancora con le mani legate, stiamo di aspettando di avere un chiarimento per installare nuovamente strumenti di dissuasione – conclude Martinet -. Noi chiediamo solamente di poter dare un minimo di sicurezza».
(al.bi.)