Gazzetta Matin
     News VDA - Gazzetta Matin
banner-125
    • COMUNI
    • CRONACA
      • CRONACA
    • CULTURA & SPETTACOLI
      • CULTURA & SPETTACOLI
    • POLITICA & ECONOMIA
      • POLITICA & ECONOMIA
    • SPORT
      • SPORT
    • TURISMO & EVENTI
    • ATTUALITA’
    • ALTRO
      • ATTUALITA’
      • Opinioni
      • Editoriali
      • Speciali
      • Appuntamenti
      • Video
      • Appuntamenti
      • Annunci
      • Foto
      • Aste
      • Pubbliredazionali
    • ALTRO
      • Opinioni
      • Editoriali
      • Speciali
      • Appuntamenti
      • Video
      • Foto
      • Appuntamenti
      • Annunci
      • Aste
    • Ultimi articoli
    • GazzettaMatin TV
    • Argomento del giorno
    • INFORMAZIONI
      • Chi Siamo
      • Pubblicità
      • Privacy
      • Abbonamenti
      • Termini & Condizioni
    • COMUNI
  • image/svg+xml
  • Ex-Ilva, il governo italiano (Urso) all’attacco della Commissione Ue
    AskaNews
    di Administrator admin  
    il 14/06/2025

    Ex-Ilva, il governo italiano (Urso) all’attacco della Commissione Ue

    Roma, 14 giu. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha definito ‘improvvide’, nel pomeriggio di giovedì 12 giugno, le dichiarazioni dell’Ufficio del Portavoce della Commissione europea sui più recenti sviluppi della vicenda delle violazioni delle normative Ue da parte dell’acciaieria ex Ilva di Taranto (ora gestita da Acciaierie d’Italia), in particolare riguardo alla mancata consultazione del pubblico e della società civile nel processo in corso per il riesame dell’Autorizzazione ambientale integrata (Aia) all’impianto.

    ‘Per quanto riguarda le improvvide affermazioni, che ho letto sulle agenzie, dell’Ufficio del portavoce della Commissione europea, a noi sono sembrate più un intervento su commissione che una posizione della Commissione’ ha detto il ministro, lasciando intendere che potrebbe esserci una manovra contro l’Italia, a cui l’Esecutivo comunitario si presterebbe, per fare gli interessi di non si capisce bene chi, invece di perseguire l’interesse pubblico europeo.

    D’altra parte, sempre giovedì 12 giugno, in mattinata, Urso aveva rilasciato altre dichiarazioni alla stampa sull’ex Ilva, in cui aveva sottolineato che ‘le interferenze su questo dossier non nascono da oggi: vi è la precisa volontà, da tempo, di impedire la produzione siderurgica’ in Italia. E aveva aggiunto: ‘Appare chiaro a tutti che nell’attuale contesto, in cui l’Europa deve affrontare le tematiche della sicurezza e della difesa, occorre essere tutti responsabili e consapevoli ed evitare interferenze, magari su commissione, di chi auspica la chiusura dello stabilimento di Taranto’.

    A chi chiedeva di replicare a queste critiche, venerdì 13 giugno la portavoce capo della Commissione, Paula Pinho, si è limitata a rispondere: ‘Non commenterò i commenti del ministro’ italiano.

    Le affermazioni giudicate ‘improvvide’ da Urso sono in particolare quelle che la Commissione europea aveva dato a una nostra domanda, durante il briefing quotidiano per la stampa dell’11 giugno, a Bruxelles. ‘La Direttiva sulle emissioni industriali – aveva sottolineato dal podio il portavoce per l’Ambiente della Commissione, Maciej Berestecki – garantisce al pubblico il diritto di partecipare al processo decisionale e di essere informato sulle sue conseguenze. Le autorità competenti degli Stati membri devono inoltre rendere disponibili le informazioni anche online’.

    ‘Inoltre – aveva aggiunto il portavoce -, ricordiamo che la Commissione ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia in merito alla conformità dell’acciaieria ex Ilva alla Direttiva sulle emissioni industriali. Nell’ambito di questa procedura pendente, il 7 maggio 2025 è stata inviata all’Italia un’ulteriore lettera di costituzione in mora, e stiamo seguendo da vicino il caso’.

    Rispondendo per iscritto alle domande di Askanews, sempre l’11 giugno, l’Ufficio del portavoce ha poi precisato che la nuova messa in mora del 7 maggio 2025 riguarda ‘il mancato recepimento della Direttiva sulle emissioni industriali e il mancato rispetto di alcune disposizioni di questa direttiva per quanto riguarda l’acciaieria di Taranto. A seguito di questa ulteriore lettera, le autorità italiane hanno ora due mesi di tempo per rispondere alla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente – ha avvertito il portavoce -, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato’.

    ‘Le autorità italiane – ha sottolineato il portavoce nella sua risposta per iscritto – devono intervenire. L’Italia deve conformare la propria legislazione alla Direttiva sulle emissioni industriali. Deve inoltre porre rimedio alle carenze dell’autorizzazione rilasciata ad Acciaierie d’Italia’ per l’impianto di Taranto. ‘E deve garantire con urgenza che l’acciaieria sia gestita in conformità alle disposizioni di questa direttiva’.

    ‘Negli ultimi anni – ha ricordato ancora il portavoce -, la Commissione ha seguito da vicino l’attuazione del piano ambientale da parte delle autorità italiane. Tale piano doveva essere attuato entro agosto 2023 per ristabilire la conformità (alla direttiva ndr). La Commissione ha intrattenuto un intenso dialogo con le autorità italiane per garantire che i problemi rimanenti fossero risolti. Tuttavia, ad oggi il piano ambientale non è stato pienamente attuato’.

    Intanto, le organizzazioni ambientaliste Legambiente e Peacelink di Taranto, che avevano già denunciato con un comunicato il 6 giugno scorso l’assenza di trasparenza e la mancata consultazione della società civile nel processo in corso, hanno presentato il 12 giugno un ricorso formale alla Commissione europea per ‘violazione della parità di trattamento nel procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) relativo allo stabilimento ex Ilva di Taranto’ da parte delle autorità responsabili.

    Secondo le accuse, il Ministero dell’Ambiente non ha consultato affatto, finora, il pubblico e la società civile (rappresentata in questo caso proprio dalle Ong ambientaliste) sulle condizioni dell’autorizzazione ambientale, mentre Acciaierie d’Italia, l’azienda che gestisce l’impianto di Taranto, è stata invece pienamente coinvolta, ottenendo un accesso privilegiato ed esclusivo alle informazioni e potendo esercitare quindi un notevole potere negoziale in tutto il processo.

    Legambiente e Peacelink denunciano in particolare il fatto che Acciaierie d’Italia abbia potuto ottenere una serie di modifiche alle 477 prescrizioni tecniche per il rilascio della nuova Autorizzazione, che erano state presentate in un ‘Parere Istruttorio Conclusivo’ il 2 aprile. Questo Parere non è mai stato formalizzato e messo a disposizione del pubblico. Secondo le associazioni ambientaliste, un nuovo ‘Parere Istruttorio Conclusivo’ è stato poi presentato il 4 giugno, riscrivendo quello precedente a seguito delle modifiche richieste dall’industria, e sempre senza alcuna consultazione con il pubblico e la società civile.

    Il ricorso presentato dalle due Ong ambientaliste denuncia la violazione di tre normative europee: 1) l’Articolo 24 della Direttiva sulle emissioni industriali (2010/75/Ue), che impone agli Stati membri di garantire una partecipazione effettiva del pubblico interessato, in modo equo e trasparente, anche nella fase successiva alla consultazione preliminare; 2) la Convenzione di Aarhus, in particolare gli articoli 6 e 9, che riconoscono il diritto di accesso all’informazione ambientale e alla partecipazione alle decisioni che la riguardano; 3) il principio di non discriminazione procedurale, implicito nelle normative europee e nei diritti fondamentali riconosciuti dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Ue (art. 41 sul diritto ad una buona amministrazione).

    Sempre secondo il ricorso delle due Ong, ‘la disparità di trattamento tra gestore e pubblico interessato ha inciso sull’effettiva trasparenza del processo autorizzativo, favorendo l’interesse industriale a scapito della tutela ambientale e sanitaria. Ciò appare ancora più grave considerata la portata delle emissioni dell’impianto in questione, situato in una zona ad alto rischio ambientale e sanitario su cui sono in corso indagini della magistratura’.

    Alla Commissione europea si chiede di intraprendere tre azioni: 1) ‘Aprire una procedura d’indagine (EU Pilot) nei confronti delle autorità italiane competenti, per verificare la conformità del procedimento Aia con la normativa europea’; 2) ‘valutare l’eventuale apertura di una procedura d’infrazione per violazione della Direttiva 2010/75/Ue e della Convenzione di Aarhus’; 3) ‘invitare le autorità italiane ad adeguare le proprie prassi garantendo parità di accesso ai documenti, diritto di replica e una effettiva partecipazione di tutti i soggetti interessati, come previsto dal diritto Ue’.

    Della vicenda dell’accesso negato alle informazioni e della mancata consultazione pubblica nel processo di revisione dell’autorizzazione ambientale riguardo all’ex Ilva di Taranto si erano interessati anche, con una interrogazione scritta alla Commissione del 12 maggio, gli europarlamentari verdi italiani Cristina Guarda, Benedetta Scuderi, Leoluca Orlando e Ignazio Marino. La Commissione non ha ancora risposto.

    Di Lorenzo Consoli e Alberto Ferrarese

    [Su garanzie di trasparenza del processo di autorizzazione ambientale|PN_20250614_00045|nl50| https://askanews.it/wp-content/uploads/2025/06/20250614_160751_E14EFB19.jpg |14/06/2025 16:08:02|Ex-Ilva, il governo italiano (Urso) all’attacco della Commissione Ue|Ex-Ilva|Politica, Europa Building]

    {"askanews":"Askanews"}{"askanews":"Askanews"}
    Ultime News
    Calcio: l’EDF Saint-Christophe infilza la Castellettese e vola in Prima categoria
    SPORT
    Calcio: l’EDF Saint-Christophe infilza la Castellettese e vola in Prima categoria
    Colpaccio dei granata sul neutro di Valdengo nell'ultima giornata della seconda fase dei play off, decisivi i gol nella ripresa di Groppi Peviani e Girardi, conquistando
    di Davide Pellegrino 
    il 16/06/2025
    Colpaccio dei granata sul neutro di Valdengo nell'ultima giornata della seconda fase dei play off, decisivi i gol nella ripresa di Groppi Peviani e Gi...
    Calcio giovanile: Italia, Germania e Francia a segno nel McLion Trophy
    SPORT
    Calcio giovanile: Italia, Germania e Francia a segno nel McLion Trophy
    Tra gli Under 8, fa festa lo Charvensod che ha messo in fila l’Aosta Calcio 511 A, i pistoiesi dell’Hitachi e l’Aosta Calcio 511 B
    di Cinzia Timpano 
    il 16/06/2025
    Tra gli Under 8, fa festa lo Charvensod che ha messo in fila l’Aosta Calcio 511 A, i pistoiesi dell’Hitachi e l’Aosta Calcio 511 B
    La Piazza Saint-Vincent 2025: il Memorial Castelnuovo è di MC Costruzioni
    SPORT
    La Piazza Saint-Vincent 2025: il Memorial Castelnuovo è di MC Costruzioni
    Dreamlight Squadra Emergenza si aggiudica il torneo riservato agli Amatori
    di Cinzia Timpano 
    il 16/06/2025
    Dreamlight Squadra Emergenza si aggiudica il torneo riservato agli Amatori
    Annunci
    ANNUNCI DEI LETTORI
    di segreteria 
    il 16/06/2025
    LAVORO 2. lavoro domanda ARTIGIANO EDILE si propone per eseguire lavori di ristrutturazione di alloggi e di edilizia in genere. Tel. 339 5654108 CERCO...
    {"annunci":"Annunci lettori"}
    COSA FARE IN VALLE D’AOSTA DAL 16 AL 22 GIUGNO
    Appuntamenti
    COSA FARE IN VALLE D’AOSTA DAL 16 AL 22 GIUGNO
    di Danila Chenal 
    il 15/06/2025
    MARTEDÌ 17 GIUGNO AOSTA – Alla collegiata dei Santi Pietro e Orso il Mav organizza, dalle 9 alle 12, un’ attività educativo-esperienziale dedicata ai ...
    Vertical: Daniel Thedy trionfa nell’AMAVk2, Elisa Arvat fa suo il Monte Rosa Vertical
    SPORT
    Vertical: Daniel Thedy trionfa nell’AMAVk2, Elisa Arvat fa suo il Monte Rosa Vertical
    Grandi guizzi dei rossoneri nel Monte Rosa Skymarathon Vertical
    di Alessandro Bianchet 
    il 15/06/2025
    Grandi guizzi dei rossoneri nel Monte Rosa Skymarathon Vertical
    {"alagna":"Alagna"}
    • Gazzetta Matin

      Quotidiano online Iscrizione al Tribunale di Aosta n. 8/2012
      Autorizzazione del 13/12/2012
      www.gazzettamatin.com

    • LG PRESSE S.R.L.
      via Festaz, 52 11100 AOSTA

    • Gazzetta Matin - News VDA

      Settimanale del Lunedì. Iscrizione al Tribunale di Aosta n. 9/2002
      Autorizzazione del 20/05/2002

    • Gazzetta Matin Weekend - News VDA

      Settimanale del Sabato. Iscrizione al Tribunale di Aosta n.4 del 4/10/2016

    • via Festaz, 52 - 11100 Aosta
      Tel: 0165/231711 - Fax: 0165/1820141
      Mail: segreteria@gazzettamatin.com

    • LG PRESSE S.R.L.
      via Festaz, 52 11100 AOSTA

    Luca Mercanti
    l.mercanti@gazzettamatin.com

    Alessandro Bianchet
    a.bianchet@gazzettamatin.com

    Danila Chenal
    d.chenal@gazzettamatin.com

    Erika David
    e.david@gazzettamatin.com

    Davide Pellegrino
    d.pellegrino@gazzettamatin.com

    Cinzia Timpano
    c.timpano@gazzettamatin.com

    Arianna Papalia
    a.papalia@gazzettamatin.com

    Thomas Piccot
    t.piccot@gazzettamatin.com

    Elena Rembado
    e.rembado@gazzettamatin.com

    Roberta Prodoti
    segreteria@gazzettamatin.com

    Stefania Muscolo
    segreteria@gazzettamatin.com

    Per pubblicazione annunci, necrologi, offro e cerco lavoro, contattare la segreteria al numero: 0165/231711

    segreteria@gazzettamatin.com

    • LG Presse Logo

      LG PRESSE S.R.L.
      via Festaz, 52
      11100 AOSTA
      Tel: 0165.231711
      Fax: 0165.1820141
      E-mail segreteria@lgpresse.com

    • Arianna Gori Chisari
      E-mail a.chisari@lgpresse.com

    • Luca Torino
      l.torino@lgpresse.com
      Ivana Cretier
      i.cretier@lgpresse.com

    Gazzetta Matin + Weekend
    google play app iOS app
    COLLABORATORI

    Francesca Arcaro, Massimo Altini, Corrado Bellora, Nadine Blanc, Riccardo Bortolotti, Manila Calipari, Giulia Calisti, Nadia Camposaragna, Paolo Ciambi, Filippo Clermont, Carol Di Vito, Christian Leo Dufour, Christian Evaspasiano, Giuseppe Farinella, Enrico Formento Dojot, Bruno Fracasso, Fabio Francesconi, Sofia Fregnani, Giorgia Gambino, Paolo Gatto, Michael Ghignone, Marlène Jorrioz, Cecilia Lazzarotto, Giacomo Mangano, Angela Marrelli, Federico Mecca, Luca Mauro Melloni, Marc Montrosset, Matteo Nigra, Sabrina Olibano, Emiliano Pala, Gabriele Peloso, Maurizio Pitti, Loris Ponsetto, Andrea Portigliatti, Mattia Pramotton, Raffaele Romano, Enrico Ruggeri, Riccardo Savoye, Federica Tercinod, Federico Tigellio Benvenuto, Fausto Vassoney, Luca Massimo Trifilò


    Level Double-A conformance,
            W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0
    ×
    Puoi acquistare la tua copia cartacea:
    1) Telefonando in orario di UFFICIO al numero: 0165231711
    oppure, se di preferenza,
    recandosi personalmente nei nostri
    NUOVI UFFICI di VIA FESTAZ, 52 AL 1° PIANO

    2) Oppure compilando la form cliccando qui.