Migranti,Mediterranea: incontro in Libia Caravelli-criminale di guerra Abdulraouf Kara
Roma, 14 giu. (askanews) -“Lo scorso 11 giugno il Ge3nerale Giovanni Caravelli, capo dell’Aise, ha incontrato a Tripoli il capo del ricercato Almasri, il comandante Abdulraouf Kara, capo supremo della nota formazione di miliziani salafiti “Rada”, che agisce per il governo libico sotto la denominazione “Forza di deterrenza speciale”. Il tema dell’incontro, da nostre fonti, risulterebbe essere stato quello del blocco, ad opera della potente milizia, di profughi e migranti che tentano di fuggire dalla Libia per raggiungere le coste italiane. La milizia salafita gestisce il lager di Mitiga, quello dove Almasri è accusato di aver torturato e ucciso molti migranti internati”. Lo comunica una nota di Mediterranea Saving Humans
“Ci chiediamo – domanda l’associazione per il salvataggio dei migranti- se incontrare un criminale di guerra come Kara, e stipulare accordi che violano le convenzioni internazionali sui diritti umani, sia un reato coperto da quelle “garanzie funzionali” previste dall”Articolo 31 del decreto sicurezza, ora trasformato in legge. L’impunità garantita a Caravelli e all’Aise, prevede la possibilità di accordarsi con dei criminali del calibro di Kara, anche per commettere crimini contro l’umanità e violazione della Convenzione di Ginevra che per il nostro paese ha rango costituzionale? “.
“Kara inoltre, sta proteggendo Almasri, ricercato dalla Corte Penale Internazionale. Ma risulterebbe la sua presenza all’incontro con Caravelli. Il governo Meloni è in grado di smentirlo? Oppure anche il favoreggiamento della latitanza del boia di Mitiga, rientra nelle “garanzie funzionali ” assicurate ai servizi segreti? Sono domande – conclude Mediterranea – che poniamo anche al Parlamento italiano, vista la delicatezza della questione”.