Giustizia, la Fondazione Einaudi ricorda Enzo Tortora
Roma, 15 giu. (askanews) – Un ricordo per Enzo Tortora. Martedì 17 giugno alle ore 12, in ricorrenza dell’arresto del celebre presentatore ed autore televisivo la Fondazione Luigi Einaudi ha organizzato un evento in memoria. L’appuntamento è al Cimitero Monumentale di Milano, dove Tortora riposa. Il 17 giugno del 1983 – si ricorda – Tortora fu vittima di un caso giudiziario che sconvolse l’opinione pubblica. Ingiustamente accusato di associazione camorristica, fu anche condannato in primo grado a dieci anni di carcere. Poi arrivò l’assoluzione in appello ed un anno dopo, con formula piena, in Cassazione.
“Come Enzo Tortora sono quasi mille gli innocenti che ogni anno vengono privati ingiustamente della propria libertà. Tra casi di abuso della carcerazione preventiva, processi mediatici e detenzioni disumane, domandiamoci in che stato versa oggi la giustizia nel nostro Paese”, ha spiegato in una nota il presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Giuseppe Benedetto. “La Fondazione Einaudi aveva accolto con favore il tentativo del legislatore di istituire una giornata nazionale in memoria delle vittime degli errori giudiziari”, sottolinea. “Una data sul calendario per ricordare i pericoli della malagiustizia, per non dimenticare chi come Tortora è stato costretto a rinunciare irragionevolmente alla propria libertà e alla propria dignità. Ma come spesso avviene in tema di giustizia, gli equilibri parlamentari hanno impedito l’approvazione della norma. Non intendiamo sostituirci al Parlamento, ma in questo caso svolgeremo un’opera di supplenza”.
Martedì 17 giugno, la Fondazione Luigi Einaudi regalerà ai primi trenta ragazzi under 30 che parteciperanno all’iniziativa una copia di “Storia della colonna infame” di Alessandro Manzoni, libro con cui Enzo Tortora si è fatto seppellire. Ogni partecipante porterà una rosa bianca sulla sua tomba.
Tra gli altri hanno già aderito all’iniziativa la figlia Gaia Tortora, i suoi storici avvocati Raffaele Della Valle e Gian Domenico Caiazza, l’Unione delle Camere Penali con il suo presidente Francesco Petrelli e con il suo predecessore Beniamino Migliucci, l’avvocato Giammarco Brenelli, Nessun Tocchi Caino con Elisabetta Zamparutti, Rita Bernardini e Sergio D’Elia, il leader dei Radicali italiani Matteo Hallisey, il presidente dell’Adam Smith Society Alessandro De Nicola, il manager Sergio Scalpelli e i consiglieri comunali di Milano Manfredi Palmeri e Daniele Nahum.