Libri, esce ‘Innocenti – Il libro bianco dell’ingiusta detenzione’
Roma, 15 giu. (askanews) – Italiano del Sud, 25-40 anni, in carcere da un mese fino a un anno, per rapina, furto o estorsione. Assolto dopo tre anni e risarcito dopo altri mille giorni. E’ il profilo della vittima-tipo di ingiusta detenzione in Italia, fotografato da un’indagine svolta dai giornalisti Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, e appena pubblicata nel volume “Innocenti – Il libro bianco dell’ingiusta detenzione in Italia” (Giappichelli).
Da oltre trent’anni, ogni anno, in Italia vengono in media arrestati o condannate da innocenti mille persone, al ritmo di una ogni otto ore. Per risarcirle lo Stato ha speso fino a oggi poco meno di un miliardo di euro: ogni minuto che passa dalle casse dell’erario escono 57 euro in indennizzi.
Il libro di Lattanzi e Maimone è un viaggio – ricco di storie, dati, curiosità, piccole e grandi schizofrenie – nel fenomeno più trascurato, misconosciuto e sottovalutato del nostro sistema giustizia. Un problema che si concentra soprattutto nelle città del Sud: negli ultimi 10 anni, per esempio, Napoli ha fatto registrare poco meno di mille casi (965). La solo Calabria, nello stesso periodo, ha assorbito un terzo dell’intera somma destinata ai risarcimenti a livella nazionale (oltre 103 milioni di euro degli oltre 319 stanziati dallo Stato).
Lattanzi e Maimone hanno fatto un tour nei distretti di appello di tutta Italia scoprendo che i documenti richiesti per presentare la domanda di riparazione per ingiusta detenzione sono sempre diversi. E già tutti nella disponibilità dell’amministrazione della giustizia. I giudici vogliono per esempio sapere quando sei stato arrestato, se sei finito in cella o ai domiciliari, se sei evaso quando eri detenuto in casa. Ti chiedono copia dell’interrogatorio di garanzia e della sentenza di assoluzione. E sono solo alcuni esempi.
Presentare la domanda, poi, è come lanciare in aria una moneta: si ha solo il 50% delle probabilità che venga accolta. E se arriverà l’indennizzo, bisognerà pagarci sopra anche l’imposta di registro.
Il libro è una miniera di altre informazioni mai raccolte prima: scopriamo che in Danimarca vengono indennizzati anche soli 10 minuti di fermo di polizia (con 130 euro); in Francia viene accolto l’87% delle domande di risarcimento; in Finlandia qualunque carcerazione ingiusta superiore alle 24 ore fa scattare un indennizzo automatico.
(segue)