Sciopero, l’appello dei metalmeccanici: «ridateci diritti e dignità, firmate il contratto»
Manifestazione dei sindacati dei metalmeccanici alla Pepinière des Entreprises in occasione dello sciopero di 8 ore di oggi, venerdì 20 giugno; poca partecipazione, assente la politica
Con le 8 ore di oggi, venerdì 20 giugno, sono 40 le ore di sciopero in tutto il territorio nazionale dei metalmeccanici per il rinnovo del contatto di lavoro.
Questa mattina Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil Valle d’Aosta si sono dati appuntamento sul prato tra lo stabilimento della Cogne Acciai Speciali e le Pepinières des Entreprises, al centro del mondo del lavoro, per chiedere la riapertura (e la conclusione) della trattativa con Federmeccanica/Assistal e il rinnovo del contratto.
Gli interventi
Per superare i dazi e la crisi serve che i lavoratori siano più sereni e abbiano fiducia cosa che si ottiene con un aumento del salario, sottolinea Gabriele Noto (Uilm Uil) che chiede il sostegno e il coinvolgimento di «assessori e sindaci, fateci firmare questo contratto».
Assessori e sindaci non presenti, per la verità, la politica diserta la manifestazione, si vedono solo la consigliera regionale Chiara Minelli, il segretario regionale del Pd Vda, Luca Tonino e Cecilia Lazzarotto, consigliera comunale di Aosta e nella direzione nazionale del Pd, ma anche i lavoratori latitano.
La manifestazione alle Pépinières des Entreprises
Diversi gli interventi che sottolineano «siamo troppo pochi, non dobbiamo scoraggiarci, dobbiamo partecipare di più, rimanere uniti e essere più rabbiosi» dicono le Rsu che si alternano al microfono.
Hans Pistolesi (Fim Cisl) ricorda la delicata situazione del settore metalmeccanico in Valle d’Aosta con la Core Informatica che ha portato i libri in tribunale, la Gps Standard ferma dopo l’incendio di marzo e la Cogne «che non è da meno, era dal 2008 che non vedevamo lasciare a casa i tempi determinati».
Non si tratta solo di un aumento salariale, sottolinea Fabrizio Graziola (Fiom Cgil) «la nostra battaglia è anche per riconquistare diritti, dignità e rispetto».
Sciopero e contratto
La manifestazione e lo sciopero indetti anche a livello nazionale da Fim, Fiom e Uilm nascono dal fatto che il Ccnl dei metalmeccanici, scaduto il 30 giugno 2024, continua a non essere rinnovato e per chiedere la riapertura (e la conclusione) della trattativa con Federmeccanica/Assistal che, sottolineano le sigle sindacali «fanno orecchie da mercanti sulle necessità e i bisogni di lavoratori e lavoratrici del settore metalmeccanico».
«Metalmeccaniche e metalmeccanici devono essere ascoltati. È inconcepibile lasciare 1 milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori – a livello nazionale – senza un contratto rinnovato degno di questo nome.»
«Con questa iniziativa siamo già a 40 ore di sciopero in tutto il territorio nazionale. Lo avevamo già anticipato che se non avessimo avuto risposte, avremmo continuato a scioperare a oltranza e così sarà» ribadiscono le organizzazioni sindacali.
(erika david)