Aosta, rifiuti: il Centro del riuso sarà pronto per fine anno
Per i lavori di ampliamento dell'isola ecologica ci vogliono 1,2 milioni di euro. Il Comune di Aosta contribuirà con 800 mila euro
Aosta, rifiuti: Centro del riuso pronto per fine anno. Per i lavori di ampliamento dell’isola ecologica ci vogliono 1,2 milioni di euro. Il Comune di Aosta contribuirà con 800 mila euro.
I costi e l’utilità pubblica
Dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno, e comunque entro i termini del marzo 2026, il Centro del riuso, che sorgerà nell’attuale isola ecologica di via Caduti del lavoro.
Un progetto importante, inserito nel Pnrr, dopo che già era stato previsto nel nuovo appalto per la gestione dei rifiuti, ma che come tanti progetti del genere ha subito un aumento dei costi negli ultimi mesi, arrivando a sfiorare gli 1,2 milioni di euro.
Ecco quindi che il finanziamento di 450 mila euro arrivato dal Pnrr non è più sufficiente, obbligando il comune a sborsare di tasca propria circa 800 mila euro.
Il Centro per il riuso è tornato alla ribalta nell’ultima riunione della seconda commissione, che ha approvato all’unanimità l’interesse pubblico della struttura.Tale passaggio formale si è reso necessario in quanto l’ampliamento a ovest dell’attuale isola ecologica comporterà l’utilizzo di una parte di parcheggi, con tanto di variazione di destinazione d’uso.
«Il finanziamento Pnrr copriva circa 450 mila euro, per cui, alla luce dell’aumento dei costi, il Comune si è visto costretto ad aggiungere altri 800 mila euro – ha spiegato in aula l’assessore all’Ambiente Loris Sartore -. Le tempistiche? L’inizio dei lavori è previsto al più tardi per agosto, dopo che il progetto finale sarà approvato da Giunta e consiglio comunale. Dalla consegna dei lavori, la ditta avrà sei mesi per completare il tutto».
Il progetto
A scendere nel dettaglio del progetto è il dirigente Marco Framarin.
«L’attuale isola ecologica di via Caduti del lavoro sarà modificata con un ampliamento verso ovest, con un ingresso previsto da via Caduti del lavoro, con una sbarra per consentire l’identificazione con eco-tessera».
Gli utenti si troveranno quindi di fronte una zona per la raccolta differenziata, poi, verso est, l’accesso al Centro.
«Qui ci sarà un’accettazione, che poi “scatenerà” le diverse azioni, con un laboratorio di lavaggio e ricondizionamento degli oggetti e un magazzino in cui esporre la merce per la vendita; verrà occupato lo spazio attualmente libero tra l’attuale isola e l’area camper – illustra ancora Framarin -. Con questo finanziamento abbiamo anticipato i tempi, visto che il Centro del riuso era già inserito nel nuovo appalto di igiene pubblica e ci consentirà anche di mantenere un’aula per i corsi e il confronto con la popolazione. Inoltre, installeremo anche un impianto fotovoltaico,il quinto dopo mensa scolastica, officina comunale, nido e scuola Ramires».
Sergio Togni, Lega, ha chiesto lumi sul futuro funzionamento.«Ci sarà del personale, una sorta di ufficio di accettazione, che valuterà la possibilità di destinare a riuso gli oggetti conferiti – ha aggiunto Sartore -. Abbiamo deciso di porre in vendita gli oggetti con prezzi prefissati, la modalità di asta sarebbe ingestibile».
«Cercheremo di realizzare un bel centro e di pubblicizzarlo al meglio – ha concluso Marco Framarin -. Ho sempre voluto che la struttura fosse nel cuore della città, così da spingere tutti a tenerla pulita, facendo capire anche che rifiuti sono un aspetto importante della vita di tutti i giorni. L’idea, poi, è di inserirlo nella rete nazionale per mutuare le best practice di tutti gli altri centri. I proventi, poi, anticipo già che finiranno tutti nelle casse del Comune».
(alessandro bianchet)